Abruzzo – L’invaso artificiale di Scanno, una struttura precedentemente destinata all’innevamento artificiale della stazione sciistica ora dismessa, ha fatto di recente parlare di sé per il tragico incidente che ha coinvolto due cuccioli di orso.
A seguito di questo episodio, un gruppo di cittadini ambientalisti, seguiti dall’avvocato Michele Pezone, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Sulmona, al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea, chiedendo di fare chiarezza sugli interventi di messa in sicurezza della struttura.
I due orsi, di circa un anno e mezzo, sono stati trovati senza vita nell’invaso, che ora appare privo di barriere protettive.
Secondo le prime indagini, i cuccioli sarebbero scivolati all’interno della vasca, le cui pareti lisce non offrono alcun appiglio.
Un cittadino, allertato dalla vista dei corpi galleggianti, ha avvisato immediatamente i Carabinieri forestali. Non è escluso che la madre degli orsi fosse presente al momento del tragico incidente, riuscendo a salvarsi in qualche modo.
L’avvocato Pezone, che rappresenta i cittadini, ha dichiarato che stanno preparando un secondo esposto con “Salviamo Orso“, chiedendo alle autorità competenti, in particolare all’Europa che aveva stanziato i fondi per la messa in sicurezza, di accertare eventuali responsabilità. Intanto, la Procura di Sulmona ha aperto un’inchiesta per uccisione di animali, al momento contro ignoti.
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