Mannocchi, Dolce, Breda e Caretti sono i vincitori del Premio Croce 2025. A Pescasseroli tre giorni di memoria, giovani e futuro

PESCASSEROLI – Il Premio nazionale di Cultura Benedetto Croce ha celebrato la sua XX edizione con tre giornate dense di eventi, dibattiti e testimonianze che hanno intrecciato il passato con le urgenze del presente. Dal 24 al 26 luglio, la capitale storica del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ha ospitato scrittori, studiosi, studenti, istituzioni e giornalisti per una rassegna che ha fatto della riflessione civile e della partecipazione la propria cifra.

Tra i temi trattati: il delitto Matteotti, la Shoah, il delitto Moro ricordati attraverso le parole dei testimoni; la difesa dell’ambiente e il destino del pianeta; il pensiero di Benedetto Croce nel confronto con i problemi attuali; la lettura tra i giovani e il ruolo delle scuole nel comprendere il mondo di oggi; l’attenzione al dramma delle carceri e alla giustizia sociale.

Protagonisti di spicco anche tra i vincitori delle tre sezioni del Premio:

  • Simona Dolce per la narrativa,
  • Francesca Mannocchi per la letteratura giornalistica,
  • Marzio Breda e Stefano Caretti per la saggistica.

Presenti relatori di grande prestigio, tra cui Claudio Martelli, Laura Ferrarotti, la sociologa Pina Lalli, Emanuele e Flavio Felice, Giancristiano Desiderio, Piero Genovesi, Giovanni Cannata.

A guidare i lavori una Giuria d’eccellenza, con la presidente Dacia Maraini, insieme a Michele Ainis, Pierluigi Vercesi, Nicola Mattoscio, Costantino Felice ed Emma Giammattei.

Importante anche il coinvolgimento delle istituzioni, tra cui il Comune di Pescasseroli con il sindaco Giuseppe Sipari, il PNALM, la Fondazione Erminio e Zel Sipari, il Centro per il Libro e la Lettura, le Fondazioni Carispaq e Pescarabruzzo, Intesa Sanpaolo, la Regione Abruzzo e diversi comuni del territorio.

Significativa la presenza delle scuole partner, della Fondazione Benedetto Croce e dell’Istituto per gli Studi Storici di Napoli, e la partecipazione del Penitenziario di Sulmona.

Non sono mancati omaggi alla lettura, al cinema (con proiezioni come Ecce Bombo e Un Natale in casa Croce), e la copertura stampa regionale e nazionale, a conferma del valore culturale dell’evento.

A colpire è stata anche la forza del gruppo dirigente del Premio, rinnovato, diffuso, dinamico e già proiettato verso il futuro. Un percorso che guarda al 2026, quando Pescasseroli sarà protagonista all’interno del programma di L’Aquila Capitale italiana della Cultura, con nuove sedi come il cinema rinnovato e la biblioteca “Pescasseroli Città che legge” appena inaugurata.

“Un pensiero crociano non ingessato, ma vivo e attento ai drammi del mondo”, hanno sottolineato gli organizzatori, annunciando le prossime date:
21 maggio 2026 a L’Aquila, l’assemblea delle 70 Giurie Popolari
23-24-25 luglio 2026, le nuove Giornate del Premio Croce a Pescasseroli.

Grazie Pescasseroli, ancora una volta cuore pulsante della cultura italiana.

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