Quattro secoli di notizie inedite sui catasti e sulle famiglie avezzanesi.
Lo studio approfondito degli antichi catasti e documenti relativi ai secoli XVI-XIX ha fornito importanti notizie socio economiche sulla città di Avezzano, sulla sua popolazione, sulle attività produttive operanti nel territorio, sulle monete circolanti, sulle unità di misura in uso nelle varie epoche, sui possedimenti mobili e immobili dei cittadini, nonché sulla composizione dei nuclei familiari. Le notizie sulle famiglie citate nei singoli catasti sono state elaborate e riportate in tabelle ordinate per cognome con l’indicazione dei capifamiglia e delle notizie che li riguardano come ad esempio: nome, età, mestiere/professione, casa di proprietà o affitto, composizione del nucleo familiare e reddito annuo. L’esame dei catasti ha consentito di approfondire importanti aspetti sulla storia cittadina, sul suo sviluppo demografico, sull’identificazione su carta IGM degli antichi toponimi ormai scomparsi e sulla ricostruzione genealogica delle famiglie avezzanesi.

Catasto Famiglia Mattei – © ASAq
Prefazione di Marta Vittorini Direttrice dell’Archivio di Stato di L’Aquila
I catasti sono una fonte preziosa per la storia del territorio. Utili per la ricerca genealogica offrono un quadro dettagliato su aspetti sociali, economici, topografici e toponomastici. La produzione senza soluzione di continuità in ogni epoca li rende ancor più preziosi, in quanto strumento che consente di costruire, attraverso dati comparativi, la linea dello sviluppo storico.
Per questi motivi il lavoro di Cesare Castellani appare particolarmente prezioso.
Del catasto, nel presente volume, vengono delineati in maniera approfondita le caratteristiche e l’evoluzione a partire dall’antichità fino all’inizio del secolo scorso, passando per le disposizioni angioine e aragonesi, per il vice regno austriaco e per l’istituzione, a opera di Carlo di Borbone, del catasto onciario a cui seguiranno quello murattiano e quello geometrico.
Nell’illustrare le peculiarità e le innovazioni apportate dai sovrani che si sono avvicendati nel Regno di Napoli attraverso prammatiche e istruzioni, l’autore illustra con chiarezza i dati che venivano registrati, le specifiche finalità, la procedura che dalle rivele portava all’apprezzo e alla redazione dello strumento fiscale utilizzato per esigere la tassazione dalle universitates e da tutti i soggetti del Regno che avevano titolo di contribuenti.
All’interno di questa trattazione, il cui valore conoscitivo supera l’ambito territoriale avezzanese, si innesta, con altrettanta analiticità e acribia, la presentazione dei catasti gentileschi e rustico del XVII secolo, del catasto onciario del 1749 aggiornato nel 1780, con l’estrapolazione di dati significativi riportati in maniera organica e sistematica in tabelle: elenco dei capo famiglia, descrizione dei mestieri e, per i catasti onciari, elenco di ecclesiastici e luoghi pii con relativi patrimoni, cappelle soggette a giuspatronato. Uno spaccato della società che restituisce per ogni epoca nomi e cognomi, parentele, mestieri, proprietà, patrimoni, le cui localizzazioni offrono una mappatura dei luoghi e delle loro antiche denominazioni.
Da rilevare che Castellani, nella ricostruzione dei nuclei familiari, della tipologia di abitazioni, del sistema di tassazione, della distribuzione del reddito integra i dati contenuti nei catasti di Avezzano con quelli riportati in altre fonti: il catasto del 1749, nel duplicato del 1753, mancante di 73 carte, è messo in relazione con il duplicato conservato nell’Archivio di Stato di Napoli; i dati sulle famiglie del catasto murattiano del 1816 è integrato con il Libro delle famiglie del 1813 e con il Ruolo dei Contribuenti del Macinato del 1841.
Degno di nota è altresì che l’autore lega la produzione di registrazioni catastali in Avezzano con la particolare storia del territorio: l’aggiornamento della numerazione dei fuochi del 1658 è disposto dalla Regia Corte a seguito della peste del 1656, come l’aggiornamento del catasto murattiano nel 1867 segue all’assegnazione a cittadini avezzanesi di terre emergenti dal prosciugamento del lago del Fucino.
Di sicuro interesse sono i tre capitoli dedicati alle arti e ai mestieri, alla demografia e alla toponomastica. Il primo descrive le arti e i mestieri esercitati in Avezzano nel XVIII secolo. Il secondo è un’analisi demografica di Avezzano dal XIII secolo a oggi, in cui l’autore integra i dati catastali con le altre fonti demografiche disponibili fornendo un quadro esaustivo dello sviluppo della città nel corso dei secoli. Il terzo è uno studio sui 144 toponimi locali del catasto del 1780 di cui il solo 18% è presente nella carta topografica dell’Istituto Geografico Militare, mentre i restanti, molti dei quali ormai dimenticati, sono stati identificati e riportati sulla carta IGM attraverso una laboriosa e dettagliata analisi delle citazioni catastali.
Il volume termina con un’appendice dove sono descritti i documenti avezzanesi necessari per effettuare un’accurata ricerca genealogica sulle famiglie e con preziosi indici finali dei luoghi e dei nomi di persona. L’esaustività e analiticità della trattazione, l’ampiezza dei dati raccolti e sistematizzati rendono il volume di Cesare Castellani, a giudizio di chi scrive, un caposaldo per lo studio del catasto nel Regno Di Napoli e per la conoscenza storica sul territorio di Avezzano.

Catasto Famiglia Mattei – © ASAq