CELANO – Lupi all’attacco in montagna, una cinquantina di pecore morte dilaniate per un danno agli allevatori di diverse migliaia di euro.
E’ successo a Celano, in una zona di montagna che rientra nel territorio del Parco Sirente Velino.
Ogni pecora, a seconda di quanto o meno sia “produttiva” ha un valore per gli allevatori che si aggira tra i 150 e i 200 euro. Gli animali presi d’assalto dai lupi sono di proprietà di una nota famiglia di allevatori celanesi.
“Alla scena ha assistito anche un nostro collaboratore che dorme in montagna per vigilare sugli animali”, racconta uno di loro, “ha sentito e visto i lupi. Ha avuto paura e anche quando siamo stati sul posto con la Forestale e il veterinario del Parco, mentre questi accertavano i fatti, a pochissima distanza c’era un lupo che ululava”.
Fatto sta che il danno si aggira intorno a qualche migliaio d’euro, che sicuramente non avvantaggia il lavoro degli allevatori.
“Il veterinario del Parco ha detto che si tratta di cani randagi. Non capiamo davvero come possano trovarsi a quell’altezza, in montagna, i cani randagi”, conclude il celanese, “in settimana torneremo al Parco per cercare di parlare con il presidente. Le pecore sono state uccise dai lupi e le norme dicono che devono risarcirci. Nessuno ha la disponibilità economica di affrontare le spese per ricomprare gli animali e continuare a dire che si tratta di cani randagi mette in ginocchio un settore”.
La stessa cosa è accaduta non molto tempo fa a Pescina. In quel caso le pecore che avevano avuto l’attacco dei lupi erano di Tiziano Iulianella, vice sindaco, assessore all’Agricoltura al Comune di Pescina.
Anche in quel caso, il veterinario incaricato dal Parco per una consulenza sulle carcasse degli animali, si espresse per un attacco di cani randagi.
Di tutti questi episodi sono a conoscenza gli agenti della Forestale, il Parco Sirente Velino e il settore competente della Asl.