Il trasaccano classe 2004 Stefano Grasso, in arte Stelio Beatz, ha pubblicato il suo primo album dal titolo “18“. “18 è un album molto introspettivo e ha un grande valore per me. Ci ho lavorato per più di un anno e mezzo e ci ho messo tutto me stesso sia nella produzione delle basi di tutte le canzoni sia nella scrittura dei testi“, ci racconta Stelio. Sia la parte strumentale sia i testi sono stati infatti elaborati dall’artista.

“Non si tratta di un vero e proprio concept album, tuttavia sono presenti sia tracce banger più leggere dal punto di vista del contenuto sia tracce più intime e autobiografiche a cui tengo moltissimo. Il progetto presenta vari generi musicali che vanno dalle colonne sonore a basi più elettroniche passando per le chitarre e i pianoforti. Nonostante prevalga il rap, quindi un genere non particolarmente ascoltato dalle persone più grandi, ritengo sia un album che possa essere apprezzato dalle persone di tutte le età dal momento che presenta critiche sociali e politiche, con un’attenzione particolare alla visione degli adolescenti che si apprestano ad abbandonare il mondo scolastico per affacciarsi o a quello lavorativo o a quello universitario, facendo innumerevoli esperienze in ogni campo“. Descrive così il suo progetto l’artista trasaccano.

Alla realizzazione dell’album hanno partecipato anche Luigi Angelini, in arte Hypno, che ha collaborato nella traccia Spirito Santo, il maestro di chitarra Eginio Notarpasquale che ha contribuito nell’elaborazione della parte finale del brano Titoli di Coda ed Elena Santirocco che ha prodotto la copertina dell’album. Stefano, studente del liceo classico di Avezzano, coltiva la sua passione per la musica facendo il beatmaker da 3 anni e studiando chitarra da oltre 7. Dopo il liceo sta pensando di iscriversi al conservatorio dell’Aquila. “Non vedo l’ora di fare altri progetti” conclude Stelio.