“L’Abruzzo rappresenta la mia prima grande frustrazione: lo sci. Perché per quanto ci abbia provato da giovane, e per quanto ci provi ancora, il mio rapporto con la neve è segnato dalle cadute, e non ho mai superato lo spazzaneve”. Silvio Orlando inizia con ironia il racconto del “suo Abruzzo” e della “sua Marsica”, che ha conosciuto da bambino e ha più volte incontrato nel corso della sua vita grazie alle esperienze professionali. L’occasione è la settima edizione della Guida di Repubblica dedicata alla regione, e in particolare ai cammini che la attraversano: “Località come Pescasseroli – afferma l’attore – le scoprimmo in quelle giornate sulla neve lunghe e dense, che iniziavano con grandi entusiasmi e finivano con grandi stanchezze. Ricorderò sempre la sensazione che si provava raggiungendo le piste, con tutto quel bianco che all’improvviso ci si apriva davanti, per noi era come essere arrivati al Polo Nord. Noi che venivamo da Napoli, certo, ma con in fondo sangue sannita nelle vene. Mio padre è infatti originario di Benevento, e io sono molto legato a origini che in un certo senso accomunano il Sannio, il Molise e quella parte d’Abruzzo che vi confina. Quell’Abruzzo solido, spesso definito forte e gentile, quell’Abruzzo di montagna legato alla transumanza e alle storie dei pastori, un territorio che si presenta genuinamente conservato nel tempo”.
Ed eccoci ai set abruzzesi; nel 1997 interpreta il professor Lipari in Auguri Professore di Riccardo Milani, con alcune scene ambientate nella Marsica. Ma è cinque anni dopo che, sul set de Il posto dell’anima, diretto sempre da Milani, vive le esperienze più intense tra le montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: “Oltre che regista del film, Riccardo ci fece anche da ‘guida scout’ per quelle montagne alle quali è legatissimo. Non ho mai visto nessuno amare così tanto una terra diversa da quella dove è nato. Lo seguivamo per andare alla ricerca dell’orso, un orso che poi puntualmente non trovavamo, forse ne cercavamo uno che abitava solo nella volontà di andare alla scoperta di quel territorio. Sarà anche per questo che a quel film sono molto affezionato, fu un film per certi versi bistrattato, invece era avanti”.
Dalla Marsica alla Majella, l’Eremo di Santo Spirito a Majella di Roccamorice è stato il set di alcuni dei più intensi passaggi di The New Pope, serie tv diretta da Paolo Sorrentino andata in onda a inizio 2020 come sequel di The Young Pope. In entrambe Orlando ha vestito i panni del cardinale Angelo Voiello. L’attore definisce l’Eremo “una bellissima scoperta. Quella meraviglia scolpita nella roccia trasmette un senso di religiosità severa e intransigente, restituisce plasticamente il senso mistico, fortissimo, tipico del periodo storico in cui ha preso forma”.
“Sono dunque molti i momenti e i ricordi in terra abruzzese, non ultimi quelli legati al palato”, conclude Orlansdo: “Se c’è una cosa che mi è rimasta impressa da bambino, tra le montagne, è la scamorza che si scioglie sulla brace. Il suo sapore l’ho amato allora, e l’ho costantemente ricercato in seguito. Oltre, ovviamente, agli immancabili arrosticini”.
La Guida propone una scoperta lenta di ogni angolo di territorio, con tutto il bello e tutto il buono che hanno da offrire. Oltre a Orlando, in apertura anche la testimonianza del presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, originario di Pescocostanzo e appassionato ambasciatore della sua regione. Con lui il viaggio tra montagne, laghi e fiumi, fino al mare, equivale alla scoperta delle peculiarità dei dialetti di ogni angolo di regione: “Basta guardare la cartina geografica per rendersi conto di quanto l’Abruzzo sia al centro dell’Italia”, sottolinea, anche con un pizzico di orgoglio, il Professore. E poi quasi 400 i consigli sulle tavole imperdibili, circa 60 sulle dimore nelle quali prolungare la sosta e oltre 160 sulle botteghe del gusto nelle quali acquistare il meglio che ha da offrire ogni frammento di regione. I sapori continuano con le ricette degli chef e i 60 produttori di vino.
“L’Abruzzo – afferma nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa – sta in testa ai desideri di chi vuol ammirare il mare stando sulla vetta di una montagna, chi vuol fare i percorsi che hanno affascinato e incantato migliaia di camminatori del passato, che permettono di scoprire castelli, chiese, borghi, cibi, vini, prodotti che rendono incancellabile e unico un viaggio. Questa Guida ai cammini dell’Abruzzo è stata pensata e realizzata per essere un utile compagno di viaggio in una esperienza che resterà scolpita nella vostra memoria”.
La Guida di Repubblica ai Cammini d’Abruzzo è disponibile in edicola, in libreria e online su Amazon, Ibs e al link https://ilmioabbonamento.gedi.it/prodotto/SCF_IE_CAT4_ABRUZZOCAMMINI?fbclid=IwAR1-ZnXDrJ1PJx-79jfyDM1biT_N8VmtGx25B2U0zS82GU5c2PzxOgwB__Q