Abruzzo – Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga dà l’avvio del progetto “Argos: uno sguardo al sociale dal mondo zootecnico“.
L’iniziativa, approvata dal Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, trae ispirazione da Ἄργος (Argos), il fedele cane di Ulisse, simbolo di attaccamento alle tradizioni e ai valori familiari, e si fonda sui benefici della Pet Therapy.
“Argos” mira a offrire esperienze di Attività Assistita con gli Animali (AAA) a persone desiderose di immergersi nel verde e nella natura a contatto con gli animali.
Il progetto coinvolgerà attivamente aziende agrosilvopastorali del territorio, che ospiteranno operatori specializzati in AAA.
Insieme a esperti del settore, questi operatori lavoreranno a favore di ragazzi con ridotta capacità motoria o psico-relazionale provenienti da Centri, Enti, Istituti, Associazioni e Cooperative che aderiranno all’iniziativa.
Il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’avvocato Tommaso Navarra, sottolinea l’importanza innovativa del progetto: “Si tratta di sviluppare una forma nuova di capacità attrattiva del nostro territorio e delle aziende agrosilvopastorali che coraggiosamente continuano a fare impresa in condizioni non facili.
È il primo progetto in Italia di un parco nazionale che vede una sinergia uomo-natura partendo dal dato di serenità ed armonia presente nelle nostre realtà agrosilvopastorali per arrivare ad un’inclusività per chi è portatore di differenti abilità con l’intento di migliorare capacità attrattiva e residenzialità turistica-formativa per dati esperienziali di significato“.
L’investimento iniziale per questa fase sperimentale ammonta a € 25.000,00, con la previsione di un ampliamento in base al successo dell’iniziativa. Sarà inoltre previsto un rimborso per le spese sostenute dalle fattorie didattiche e dai Centri ammessi al progetto.
Dopo l’approvazione della delibera da parte del Ministero competente, verrà pubblicato un Avviso Pubblico per raccogliere le adesioni delle fattorie didattiche e dei centri che si dedicano al supporto di ragazzi con fragilità.
“È ormai riconosciuto che la presenza degli animali in un qualsiasi percorso terapeutico, educativo ma anche ludico-ricreativo, stimola le interazioni sociali e apporta diversi benefici fisici e psicosociali a chi si avvicina ad essi“, conclude il Presidente Navarra.
“L’Ente Parco, con questo progetto, vuole avvicinare due mondi apparentemente distanti tra di loro – quello rurale e quello del sociale – legati da un unico filo conduttore, l’animale, che offre un’occasione di crescita“.