Il broccoletto innestato sul cavolfiore-romanesco subito dopo averlo raccolto

Un poco per passione, un poco per curiosità e un po’ per il piacere della buona tavola, colgo l’occasione di presentare (come da foto) un innesto semplice da realizzare e gustoso al palato da apprezzare.

Si tratta di una bella pianta di broccoletto cresciuta e alimentata da una foglia di cavolfiore- romano, dal quale, in precedenza, avevo raccolto e cucinato il frutto (la palla del cavolfiore). Come si dice in questi casi: “con una fava si prendono due piccioni”.

Aggiungerei col dire ai curiosi e appassionati di orticoltura legata alla cucina, che qualora si volesse ripetere l’esperienza botanica nel proprio orto o giardino, di risparmiare i gambi capitozzati di cavolo o cavolfiore che hanno già fruttificato e di procedere con l’innesto della talea di broccoletto. Basta munirsi di un coltellino ben affilato, di pochi centimetri di rafia e il gioco è fatto.

Non resta che attendere lo sviluppo del broccoletto intenerito  dalle prime e benefiche brinate, quando le verdure ingentiliscono e in cottura sprigionano quello strano ma salutare odore. Vale la pena ricordare che i broccoletti di tutte le varietà appartengono alla famiglia delle Brassicaceae come pure i cavoli, il cavolfiore, la rapa ecc.

Le Brassicaceae risultano essere le prime piante raccolte e coltivate dall’uomo. Pare che l’Europa da circa 4000 anni abbia avuto il cavolo come alimento base dell’alimentazione e, non a caso, le ultime scoperte scientifiche mettono oggi, al primo posto, le verdure come super alimento nella graduatoria degli effetti protettivi sull’organismo umano.

Lido Di Cioccio

Leggi anche

Necrologi Marsica

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi

Casa Funeraria Rossi