Il 17 maggio 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. L’Unione Europea dunque, ha indotto per il 17 maggio di ogni anno, la Giornata Internazionale contro l’omofobia, vale a dire contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basata sull’orientamento sessuale. I principi a cui si ispira la giornata, sono quelli costitutivi sia dell’Unione Europea sia della Costituzione italiana: il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’uguaglianza fra tutti i cittadini e la non discriminazione.
Ogni anno, questa giornata viene vista come una possibilità per tutti di incanalare iniziative e progetti di sensibilizzazione contro le disuguaglianze e dare maggior prominenza alle buone pratiche tese alla dialettica delle diversità. Abitualmente, alla ricorrenza, vengono organizzate delle dimostrazioni pubbliche, dei raduni, per dare rilievo a questa tematica.
Quest’anno per via della situazione epidemiologica da Covid-19, è tutto fermo in strada, ma gli esperti sbarcano comunque sui social per combattere le discriminazioni e incentivare le persone ad essere più sensibili. Pagine come facebook ed instagram sono affollate di post di utenti che, anche online, sperano di contribuire alla divulgazione di un messaggio di eguaglianza di genere di diritti.