Capistrello – Arriva in libreria il 16 luglio la nuova edizione delle poesie di Pascal D’Angelo, autore con origini abruzzesi che, partito ancora adolescente dal paese di Introdacqua a ridosso del secolo scorso, venne acclamato dalla critica dei giornali americani come il “poeta del piccone e della pala”, prima di una morte che lo raggiunse ancora troppo giovane mentre viveva in un piccolo monolocale a New York.
La pubblicazione sia in lingua originale che in italiano delle 34 poesie, scritte originariamente in inglese e tradotte in questo caso da Mariagiorgia Ulbar, è stata possibile grazie al certosino lavoro di Massimo Tardio, cultore della storia dell’emigrazione abruzzese e animatore della D’’s House di Introdacqua.
Tardio ha passato gli ultimi trent’anni della sua vita a cercare quanto fosse possibile rintracciare della breve produzione di D’Angelo, che conta al suo attivo anche la preziosa autobiografia Son of Italy, ripubblicata in Italia nel 2022 da Readerfoblind.
Il volume presentato da Radici Edizioni è dunque un omaggio all’ostinazione di un autore che si inserisce nell’immaginario collettivo sul solco di John Fante e Pietro Di Donato, e di un poeta che aveva trovato nelle rime il proprio senso di rivalsa, passando dal parlare solo il dialetto a scrivere direttamente in inglese.
La sua lingua di “accoglienza” Pascal la imparò su un vecchio dizionario Webster e in biblioteca dopo aver passato tutta la giornata nei cantieri dei sobborghi della Grande Mela e l’unico rammarico che si porta dietro il curatore della pubblicazione Massimo Tardio è quello di sapere che, purtroppo, gran parte della produzione letteraria del poeta, ancora inedita, andò perduta dopo la sua morte.
Particolarmente felice l’editore Gianluca Salustri: «Come realtà editoriale che si occupa molto delle tematiche relative a chi ha deciso di restare ma anche a chi è voluto partire, ci interessava tanto parlare anche di un personaggio come Pascal D’Angelo. Avremmo voluto farlo già in passato con la sua autobiografia ma altri editori sono stati più veloci e va bene così. Questo piccolo volume però è altrettanto prezioso per noi e va a chiudere un cerchio con un autore che non poteva proprio mancare nel nostro catalogo».
In copertina del volume dedicato a Pascal D’Angelo compare un’opera dell’artista abruzzese Daniela d’Arielli, con la quale si apre così la collaborazione che la vedrà coinvolta in tutte le uscite della nuova collana “Rinascite”, dedicata proprio a piccole gemme letterarie scomparse dal catalogo dei libri in commercio da troppo tempo.
Massimo Tardio (Curatore dell’opera) è nato a San Marco in Lamis, sul Gargano montuoso, nel 1954. Attualmente in pensione, ha esercitato la professione di psichiatra nel servizio pubblico e si è occupato di volontariato e della tutela dell’ambiente. Studioso da circa trent’anni dell’emigrazione italiana, dirige la D’’s House di Introdacqua ed è presidente della Fondazione Pascal D’Angelo, che custodisce un particolare fondo documentale sul poeta, di cui ha curato anche la mostra permanente.
Mariagiorgia Ulbar (Traduttrice delle poesie) ha pubblicato I fiori dolci e le foglie velenose (Maremmi), la silloge Su pietre tagliate e smosse all’interno dell’üe Transcontinentale (Collana Isola), Gli eroi sono gli eroi (Nervi Edizioni), Lighea Gèlita (B#S Edizioni). Insegna, traduce dal tedesco e dall’inglese e modella la ceramica per progetti di ”. Dal 2012 è editrice e curatrice di La Collana Isola che pubblica piccoli libri sperimentali di poesia e illustrazione.