Collelongo, nuovo contagio Covid-19

Collelongo – Il Sindaco Rosanna Salucci, nella serata di ieri, ha comunicato i dati dei contagi a Collelongo. “Oggi purtroppo registriamo un nuovo contagio Covid-19. Gli attualmente positivi salgono a 45. I casi totali a 60”.

Nella sua pagina social condivide poi il report della pandemia su Collelongo pubblicato dal Vice Sindaco Rocco Venettacci.

Ad oggi abbiamo avuto un totale di 60 contagiati [in giallo], persone cioè che hanno contratto il virus da inizio pandemia. Su una popolazione residente di 1148 abitanti corrisponde al 5.23%, una percentuale alta! Gli attualmente positivi [in rosso] sono 45 (di cui uno ricoverato), i guariti 14 [verde] ed i decessi 1 [blu]” spiega Venettacci.

Nei positivi vengono contati anche coloro che sono risultati tali ai test rapidi. Un eccesso di prudenza che però porta risultati concreti sia sul contenimento del contagio che sulla tutela della salute del positivo stesso. Questo anche per sopperire ai ritardi della ASL nel fare, processare e comunicare i tamponi molecolari. Diversi referti infatti arrivano dopo una settimana e oltre, altri nemmeno arrivano. Sono stati effettuati (senza fare troppe storie!) ben 295 tamponi rapidi in comune (pari al 25.70% della popolazione residente) che hanno individuato ben 20 soggetti residenti positivi (il 6.8% dei test rapidi effettuati)” continua il Vice Sindaco che prosegue nella spiegazione del report “Nell’immagine è evidenziata in bianco la data di inizio delle misure LOCALI di contenimento ed è evidente il successivo rallentamento della diffusione del virus e la curva che tende ad assumere la forma del (ormai famoso) “plateau”.

Ed ancora: “Sui tamponi rapidi va ricordato che andrebbero fatti dopo 10 giorni dall’ultimo contatto con un positivo (e quindi di isolamento!) così da ridurre le probabilità di un falso negativo. Inoltre questi test non rilevano cariche virali molto basse: possono dare qualche indicazione sulla contagiosità del soggetto testato ma non la certezza assoluta sulla sua eventuale negatività. Contrariamente, se il soggetto risulta positivo al test rapido, è poco probabile che possa trattarsi di un falso positivo. Infine, essere negativi al rapido non equivale ad una patente di immunità perpetua!

Le regole sono semplici: se si entra in contatto (o si è in contatto costante in quanto convivente) con un positivo BISOGNA ISOLARSI per almeno 10 giorni dall’ultimo contatto avuto ed eseguire poi un tampone di controllo o altrimenti isolarsi per 14 giorni (senza sintomi) ma senza necessità di tampone. Isolarsi significa non avere contatti o condividere ambienti. Per la definizione di “contatti con positivi” faremo un post esplicativo domani. Siamo tutti responsabili della tutela della nostra comunità e dei nostri cari, fare i fenomeni o assumere atteggiamenti pretestuosamente ostili alle regole contribuisce a creare ulteriore caos, a rendere difficile il tracciamento dei contatti, a mettere a rischio la vita dei più fragili ed esposti, a vanificare il sacrificio economico che molte attività stanno affrontando, a sputare in faccia a medici, infermieri, volontari che ogni giorno lottano per salvare vite, a calpestare la memoria degli oltre 43.000 morti” conclude Venettacci.

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