Cappadocia – Domenica 1° Giugno, a causa di un tragico incidente con un cavallo, che lo ha colpito mortalmente, è venuto a mancare Surinder Singh, a tutti noto solo come Sony, un ragazzo indiano che da anni viveva a Massa d’Albe.
A rendergli omaggio con parole dense di affetto e gratitudine è stata l’Associazione Culturale Antichi Mestieri di Camporotondo, che ha voluto ricordarlo come si fa con chi ha lasciato un segno profondo nel cuore di tutti.
“Ciao Sony, amico della montagna e del vento. Domavi i cavalli come se parlassi la loro lingua. Sei stato un compagno, un’anima pura. Il tuo sorriso resterà scolpito tra i sentieri che hai percorso insieme a tutti i tuoi amici.
Non ti dimenticheremo mai. Sempre con te, gli amici di sempre.”
Parole semplici, ma potentissime, che raccontano una figura silenziosa e autentica, capace di entrare in sintonia con la natura e con gli animali, ma soprattutto con le persone.
Sony non era soltanto un lavoratore: era un punto di riferimento, un volto amico lungo i sentieri della montagna, uno di quelli che non chiedeva nulla ma donava tutto.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda per il suo sorriso, per la naturalezza con cui accarezzava l’anima degli animali, e delle persone.
La sua scomparsa improvvisa ha scosso l’intero territorio. Anche la comunità di Massa D’Albe, dove Sony viveva da tempo, ha espresso il proprio dolore, sottolineando l’esempio di umanità, umiltà e dedizione che questo giovane ha lasciato.
Nelle parole degli amici di Camporotondo che resta viva l’essenza più profonda di Sony: un uomo che ha saputo restare vero in un mondo che spesso corre troppo veloce.
Un compagno di viaggio che ora cammina in silenzio, ma il cui spirito resterà per sempre intrecciato ai luoghi e alle persone che ha amato.
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