Avezzano – Può sembrare strana un’analisi del tempo libero, dal momento che la disoccupazione dilagante rappresenta oggi per molti una triste realtà. Ma non è per cattivo gusto che è necessario analizzare il nostro tempo libero e la sua gestione, quanto proprio perché, pur non ponendosi drammaticamente come un vero e proprio problema sociale, anche esso necessita di una rete di servizi di base che sono attualmente assai carenti.
Gli studenti, i lavoratori di qualunque categoria, hanno una fetta più o meno larga di tempo libero durante il quale possono fare ciò che vogliono, ma spesso mancano le strutture atte a soddisfare esigenze di natura culturale o di puro divertimento, dal momento che quelle esistenti si evidenziano come assai carenti e massificanti. Ciascuno dovrebbe essere portato ad una gestione consapevole e in qualche modo fruttuosa del tempo libero, senza soggiacere a quei richiami di massa che non aggiungono niente alla nostra personalità. Il tempo libero, in questa nostra società è diventato un fatto consumistico. I passatempi sono stati strumentalizzati e il bricolage, attualmente imperversante, più che un’esigenza è una moda strettamente connessa all’industria che ne fornisce i materiali. Anche le mode infatti possono essere imposte se c’è l’intero aspparato consumistico che si mette in modo.
Del resto, al di là della televisione, del cinema e della stampa, ben poche sono oggi le alternative fruibili durante il tempo libero. Gli spazi lasciati vuoti dal lavoro o dallo studio il più delle volte quindi non sono gestiti da noi in prima persona, ma indirizzati dalla struttura sociale vigente verso forme di evasione o di passatempo. Ad Avezzano si dovrebbe dare più ampio spazio ai servizi per il tempo libero studiati e creati in maniera autenticamente genuina, privandoli cioè di sovrastrutture finalizzate o comunque consumistiche, e dando piuttosto ad essi il contenuto nuovo di centri in grado di soddisfare veramente l’utente.
Nella città attualmente esistono diverse associazioni ricreative di matrice politica o comunque ideologica che non bastano a soddisfare la gente. Attraverso contributi statali emanati alle regioni, dovrebbero essere gli enti locali a farsi carico di una salubre gestione del tempo libero degli avezzanesi, rivendicando ad esso quei valori che, causa il consumismo, si sono venuti perdendo. (V.L.)