Ape agevolata, le sigle sindacali scrivono ai parlamentari abruzzesi

Abruzzo – Le segreterie Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil dell’Abruzzo, pur giudicando positivamente i passi avanti individuati dal confronto tra governo e Cgil, Cisl e Uil, in particolare in materia di estensione della 14° e no tax area ai pensionati, di semplificazione delle attuali norme in materia di lavori usuranti, ecc., giudicano che l’Ape Agevolata a cui potrebbero avere accesso anche gli operai edili – così come proposta nella Legge di Stabilità per il 2017 in discussione in queste settimane in Parlamento – preveda condizioni di accesso estremamente eccessive per tutti quei lavori caratterizzati da discontinuità strutturale, con evidenti effetti sulla carriera previdenziale.

Nella Legge di Stabilità si propone infatti che per aver accesso all’Ape Agevolata l’operaio edile al compimento del 63° anno di età debba avere 36 anni di contributi, di cui gli ultimi 6 anni di lavoro continuativo. Molto raramente, purtroppo, un operaio edile a 63/65 anni matura 36 anni di contributi in quanto, mediamente, lavora alcuni mesi l’anno (di solito da febbraio a ottobre per evidenti motivi climatici, subisce numerose interruzioni) e il suo contratto di lavoro, in molti casi, inizia con l’avvio del cantiere (o dell’appalto/subappalto) e termina con la conclusione dello stesso. Per tali ragioni, si evince l’impossibilità, per la maggior parte dei lavoratori, di avere il requisito richiesto degli ultimi 6 anni di lavoro continuativo.

Stigmatizziamo, inoltre, il grave fenomeno che affligge il nostro Paese rappresentato dal lavoro nero ed irregolare, presente anche e soprattutto nel settore edile, una piaga che il lavoratore subisce. Per queste ragioni, affinché sia concretamente riconosciuto il principio che “i lavori non sono tutti uguali” si chiede la modifica delle norme in discussione con le seguenti proposte:
1 – Il criterio dei 36 anni di contribuzione minima sia ridotto il più possibile;
2 – Ai fini degli anni validi per l’accesso all’Ape Agevolata deve valere qualsivoglia integrazione al reddito riconosciuta nel passato (disoccupazione ordinaria e ridotta, speciale edile, mobilità, ecc.), sulla falsariga del riconoscimento dell’indennità speciale edile ai fini dell’anzianità;
3 – Venga tolto ogni riferimento ai 6 anni di lavoro intesi come continuativi.

Le segreterie Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil dell’Abruzzo, al fine di un immediato riscontro, chiedono ai signori onorevoli deputati e senatori eletti nelle circoscrizioni dell’Abruzzo di sostenere le loro proposte di modifica e, a tal fine, di intervenire nei confronti dei rispettivi capigruppo al Parlamento.

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