Dai la luce a te stessa che splendi chiara
di cielo nelle sacre icone di ogni tempo.
Resisti al deserto dell’indifferenza tenace
come fiore selvatico su aride rocce.
Non passare tra le strade del mondo
senza gridare “mai più” al silenzio dell’ingiuria
senza sciogliere leggere come nuvole le chiome
frange di festa al vento su melodie di brezza.
Se nella tempesta brontolò la voce d’orco
implacabile sulla vita tua violata non rassegnarti.
Indossa una veste rossa come il papavero del campo
e danza sommersa nelle luce d’oro del sole.
E’ il tuo animo bello intessuto di seta tra abbracci
fugaci che appena distingui nell’aria serena
fertile grembo di azzurre tenerezze.
Oh poter rinascere ogni volta insieme ai figli
in un verde solo!
Spezza le catene della tua prigione
nel chiuso delle stanze felice come bimba
su trampolini di fantasia e salta libera
dai lacci dell’ipocrisia.
Il tuo coraggio è lotta mirabile per l’eternità
è conforto alla mente che vacilla lacrime
nell’aspra solitudine d’orrenda angoscia.
Sii la freccia tremula del volo di una farfalla
e il miracolo del canto d’usignolo
sulla primavera delle emozioni.
L’alba respira con la tua bocca odori
fragranti d’erba fresca e rose nuove.
E’ finita la notte sul mattino che inonda
i tuoi occhi assorti per l’ultimo dolore.
Non stancarti di amare ancora!
Lascia alla sterile tristezza chi ti serra il passo
chi ti ha messo contro il muro dell’abitudine
con le mani legate dall’inganno.
Trova la grazia in te stessa.
Sorridi, sorridi sempre
senza aspettarti nulla dal di fuori o dall’aldilà.
Amati donna!