Ad Avezzano la prima mostra personale di Lucrezia Toti “Mostra antologica-Studio e Ricerca”

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Avezzano – Il nuovo appuntamento della programmazione della Pro Loco di Avezzano prosegue nel percorso che conduce allo straordinario mondo dell’arte. A supportare l’evento l’Amministrazione del Comune di Avezzano.

Sabato 10 giugno 2023 ore 17,00 inaugurazione della prima mostra personale di Lucrezia Toti, “Mostra antologica-Studio e Ricerca”. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino a domenica 18 giugno

Il desiderio di dipingere accompagna l’artista fin dall’adolescenza. “Era un sogno da bambina che si è realizzato solo  in tarda età. All’epoca, dopo le medie, avrei voluto frequentare l’istituto d’arte, purtroppo ad Avezzano non c’era. Sarei dovuta andare a L’Aquila, ma i genitori non ti permettevano tanto di viaggiare. Per questo ho dovuto abbandonare il mio sogno”. Una delusione che ha l’asciato nell’animo di Lucrezia Toti un profondo senso di solitudine emotiva, diventata una ferita nei terribili anni del Covid19. “Ho passato un periodo in cui preferivo colori più scuri, più cupi. Proprio perché mi coinvolgevano gli eventi che accadevano intorno a me, mi destabilizzavano a livello psicologico. “

Per l’artista la pittura è oggi evasione. Nelle sue opere emerge la ricerca, ma è inequivocabile il timore di mettersi alla prova, che le impedisce di spaziare nell’ “io” che la tiene legata alla paura di osare.

La sua necessità di dipingere è oggi prevalente, più che nel passato. Per l’artista è voler mettersi alla prova, dimostrando comunque il desiderio di risalire per quella china che le ha procurato una crepa nell’animo.  Le immagini forti dei suoi lavori, prima con tinte cupe, oggi si immergono in tutte le tonalità del blu: l’ascesa. E’ come voler vedere con nuovi occhi la realtà, una società che percepisce priva di sentimenti, senza umanità,  con la quale dover convivere, che la imprigiona e la lega.   Ancora alla ricerca di un proprio stile, i suoi soggetti sono la rappresentazione di quadri classici romantici, tratti dai Grandi del passato: i preraffaeliti, ma anche i fiamminghi  e più di tutte le opere del pittore tedesco Caspar David Friedrich. “In lui mi raffiguro. E’ un pittore romantico ma rappresenta la natura come soggetto principale, l’uomo che c’è è spettatore non protagonista.  Mi ci ritrovo.”

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