Aielli – Era accusato di aver tentato di impossessarsi di due bobine di cavo elettrico, ma il giudice del tribunale di Avezzano, Francesca Greco, lo ha assolto perché il fatto non sussiste. I fatti risalgono al 10 agosto 2018.
Due fratelli, proprietari di magazzini e ricoveri per cani addestrati alla ricerca di tartufi, avevano raccontato ai carabinieri che quella stessa mattina, giunti nella loro proprietà per accudire i cani, avevano notato la presenza di Q.C., accovacciato fra alcuni arbusti, molto probabilmente per non essere visto. Poco distanti, c’erano alcuni cavi elettrici di diverse sezioni, arrotolati e legati, pronti per essere trasportati, e vicino a questi un coltello.
Secondo il racconto dei due fratelli, i cavi, così come il coltello, in origine si trovavano riposti in uno dei magazzini e venivano utilizzati per le loro necessità. L’imputato aveva provato a giustificare la sua presenza all’interno della loro proprietà dicendo che vi era transitato nel corso di una passeggiata. Il giudice, all’udienza del 16 luglio, ha deciso di assolvere l’imputato, difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, perché il fatto non sussiste.