L’Aquila – Le Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente lanciano un grido d’allarme riguardo alle nuove disposizioni della ASL che rendono a pagamento i passaggi di proprietà dei cani ospitati nei canili sanitari e convenzionati della provincia aquilana.
Tale decisione, apparentemente motivata da un’applicazione della legge, sta creando notevoli difficoltà a chi quotidianamente si impegna per il benessere degli animali abbandonati, svolgendo un servizio di indubbia utilità pubblica.
La normativa vigente, come sottolineano le associazioni, penalizza la stragrande maggioranza delle realtà di volontariato.
Solo le associazioni protezionistiche iscritte in un albo specifico possono accedere gratuitamente all’affido dei cani, impedendo di fatto al 90% delle altre associazioni di salvare gli animali dal canile e avviarli verso l’adozione.
Questa novità giunge in un momento particolarmente delicato, caratterizzato da una sempre più breve permanenza dei cani nel canile sanitario e da una significativa riduzione dell’orario di accesso consentito alle associazioni. Un quadro che, secondo i volontari, evidenzia una preoccupante dimenticanza del ruolo cruciale che essi svolgono.
“Siamo davvero dispiaciuti perché ci sembra che la Asl abbia totalmente dimenticato che quasi tutte le adozioni, che alleggeriscono le tasche dei cittadini, e la vita di oltre 2000 cani l’anno, sono effettuate da volontari“, dichiarano le associazioni attraverso una nota condivisa online.
I numeri parlano chiaro: solo nel 2022, ben 4.000 cani hanno fatto il loro ingresso nei canili di tutta la regione, e gran parte di questi hanno trovato una nuova famiglia grazie all’instancabile lavoro dei volontari.
Le Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente non chiedono favoritismi, ma semplicemente collaborazione e, se necessario, giustizia.
Il loro obiettivo primario è continuare a garantire il benessere degli animali e promuovere adozioni consapevoli, alleggerendo al contempo il carico economico sulle spalle della collettività.