Avezzano. Delusi e amareggiati gli operai della Vesuvius che hanno lottato per mesi per tutelare il posto di lavoro e la loro dignità.
Oggi è stato l’ultimo giorno di lavoro e domani ci saranno le firme per i licenziamenti ufficiali.
La produzione era stata bloccata già il 16 settembre quando l’azienda aveva deciso di spostare gli stabilimenti di Avezzano e Cagliari nell’Est Europa, principalmente in Polonia.
Il dipartimento di acciaieria di Avezzano non è più operativo e i macchinari (perfettamente funzionanti) verranno rottamati oppure trasferiti nella nuova sede.
Alcuni membri del Rsu (sindacato interno dei lavoratori) si sono espressi in merito all’argomento, tra questi: Fabrizio Iacoboni e Augusto Barile.
“Ho 57 anni e 35 anni di lavoro, dove andrò a lavorare?”, dice Fabrizio Iacoboni, “Mi mancano 8 anni alla pensione, questa azienda rappresentava per me la vita”.
“Abbiamo lottato fino alla fine, ma da domani saremo tutti a casa”, aggiunge Augusto Barile, “Parole ricche di commozione dietro le quali c’è una storia che racconta di chi ha conosciuto onestamente il valore del sacrifico, della responsabilità e del rispetto verso il proprio lavoro”.
Quest’anno gli operai hanno ricevuto la visita del sindaco Gianni Di Pangrazio che si è detto vicino a tutti loro augurando buone feste di Natale.
Il sindaco si è detto pronto e disponibile a reinserire in un piano di lavoro gli operai disoccupati. Gli operai hanno comunque ottenuto degli incentivi da parte del Ministero del Lavoro in merito ad accordi per liquidazione e retribuzione.