Vesuvius, Di Pangrazio incontra i lavoratori

Il Sindaco: ""Ci si attende un atteggiamento collaborativo da parte dell'azienda"

Avezzano – L’amministrazione comunale di Avezzano in prima linea nel sostenere la vertenza degli 83 dipendenti dello stabilimento Vesuvius, che rischiano di rimanere senza lavoro dopo la notizia della chiusura del sito che si trova nella zona industriale della città.

I responsabili dell’azienda multinazionale che ha sede a Londra, hanno manifestato l’intenzione di trasferire entro al fine dell’anno le sedi di Avezzano e di Cagliari in Polonia.
Ieri mattina in fabbrica si è svolta una assemblea dei dipendenti con le parti sociali, alla quale ha partecipato anche l’assessore comunale al ramo Alessandra Cerone, in cui si è fatto il punto della situazione e concordato quali saranno le strategie da intraprendere con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione e le istituzioni interessate alla vertenza.

Intorno alle ore 12,30, nella sede comunale i rappresentanti provinciali e regionali della Cgil Umberto Trasatti, Domenico Fontana, Rita Innocenti hanno incontrato il sindaco Giovanni Di Pangrazio per fare il punto della situazione e concordare le azioni da intraprendere assieme alla Regione Abruzzo e i responsabili del Ministero.

La decisione di chiudere lo stabilimento di Avezzano, infatti, ha colto tutti di sorpresa, anche perchè in occasione di un incontro avuto con il sindaco Di Pangrazio prima dell’estate, i responsabili della Vesuvius avevano rappresentato criticità collegate all’aspetto dei costi energetici e ci si era attivati affinchè il problema venisse risolto con i tecnici della Regione Abruzzo e quelli della Vesuvius.

Adesso invece la multinazionale ha fatto marcia indietro, decidendo di chiudere il sito di Avezzano entro la fine dell’anno. “Ci si attende un atteggiamento collaborativo da parte dell’azienda – ha dichiarato il sindaco Di Pangrazio -,  in caso contrario La Vesuvius dovrà bonificare il sito concesso al Nucleo Industriale di Avezzano e farlo tornare come era in origine un’area verde senza contaminazione ambientale, sopportando – in tal caso –
un costo enorme per portare a termine tale operazione.Nonostante tutto – ha aggiunto il sindaco Di Pangrazio – ad oggi non abbiamo ancora avuto la notizia ufficiale dell’apertura della crisi da parte della Vesuvius”.

Della vicenda è stato interessato anche il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, che insieme alle parti sociali si sta interessando presso il Ministero della crisi profonda che sta attraversando il territorio nel settore industriale. L’obiettivo dei sindacati è quello di inserire la vicenda dei due stabilimenti della Vesuvius di Avezzano e di Cagliare nella più ampia partita che vede interessato il settore dell’acciaio, ove è collocata anche la vertenza Ilva.

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