Le testimonianze “a viva voce” sul terremoto del 13 gennaio 1915 sono rarissime e Cese può vantarne una, quella di Vincenzo Cipollone (“de Papparejjo”), raccolta da mio padre nel 1993.
Uno dei passaggi che mi ha colpito di più è quello in cui Vincenzo dice: “Solitamente era il prete ad indicare chi doveva servire la messa, e in teoria sarebbe toccato a me perché ero arrivato per primo, invece quella mattina disse “Fate la conta per vedere a chi tocca” .
È toccato al bambino accanto a lui, rimasto poi sotto le macerie assieme al sacerdote e a più di 300 persone soltanto nella chiesa…
Questo ricordo vale per le 700 vittime di Cese e le oltre 30.000 della Marsica.
Per maggiori informazioni: https://storiedellecese.com/2022/01/13/un-grande-grido-poi-il-terremoto/