Tullio Solenghi incanta il pubblico del Teatro Talia

Il popolare comico interpreta il “Decameron, un racconto italiano in tempo di peste”

Tagliacozzo –  Confermato il successo del secondo appuntamento del cartellone della stagione di prosa al teatro Talia di Tagliacozzo, con Tullio Solenghi in scena con  il “Decameron un racconto italiano in tempo di peste”,  firmato dalla regia di Sergio Maifredi.

Il popolare artista interpreta sei tra le più note novelle di Boccaccio includendo vari generi:  l’astuzia popolare raccontata in   “Chichibio e la Gru”, la tematica boccaccesca dell’amore della vita nel suo pieno svolgersi, la vita  come gioco, e inizia la novella di “Peronella” un momento scenico degno della più tradizionale farsa napoletana, lo sdoppiamento dell’attore, nel dare voce ai protagonisti, non poteva non entusiasmare la platea.

Un passaggio che rivela la fase dell’amore con la “A” maiuscola lo si è avuto con la lettura di “Federigo degli Alberighi”.  Poi Tullio Solenghi   ha evidenziato la licenziosità del Boccaccio tra le pareti di un convento dove, all’epoca, le fanciulle entravano non sempre per vocazione, magari perché non andavano in sposa, e con incredibile bravura,  la vicenda di  “Masetto di Lamporecchio” prende vita.

Si anima,  esplode l’astuzia femminile narrata nella  “Madonna Filippa” e con una sinuosa erotica ilarità   l’attore racconta di monaci biricchini  con la novella di “Alibech”.

Un continuo cambio di voci, di ritmi e ogni protagonista delle novelle sembra proprio prendere forma, plasmarsi nell’immagine che Solenghi crea,  e tutto coinvolge lo spettatore, alleggerendo quella lettura che in altro modo giungerebbe statica pur se leggère le tematiche del Boccaccio.

Tullio Solenghi ha poi regalato al pubblico una incredibile interpretazione del brano “La quercia del Tasso” tratto dal lavoro dell’indimenticabile Achille Campanile.

Lo spettacolo si è concluso con un ricordo di Anna Marchesini in scena con il Trio. Lo stesso Solenghi racconta di come la platea e il palcoscenico si fondessero, “senza un diaframma, il pubblico ci seguiva come il Pifferaio Magico, ed era difficile dividere il racconto dalla realtà”.

Un appuntamento con quella cultura che sui banchi di scuola  si  rifuggiva ma che ora ci si duole di non aver approfondito con la giusta misura del piacere. Si ritrova nel lavoro di Boccaccio un’ attualità ben strana se si pensa al testo scritto nel ‘300.  L’interpretazione di Tullio Solenghi del  Decameron  riesce nell’ impresa straordinaria di porgere al pubblico il suo essere  contemporaneo, lasciando integra la bellezza delle storie avvolte dalla briosità e dall’arguzia del racconto.

Applausi del pubblico. Un riconoscimento va alla scelta artistica attuata dalla Amministrazione Comunale di Tagliacozzo guidata dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio, con la collaborazione dell’ ACS (Abruzzo Circuito Spettacolo).

Foto e video di Manuel Conti

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