Avezzano – Il tribunale di Avezzano ha dichiarato la prescrizione del reato anche per l’ultimo dei tre imputati accusati di truffa ai danni dell’INPS. I fatti risalgono al 2012 quando una straniera di origini jugoslave di 38 anni, da tempo residente a Trasacco, avrebbe ottenuto 4.600 euro di sussidi di maternità in qualità di lavoratrice di una ditta marsicana. Le indagini, svolte dalla dalla Guardia di Finanza di Avezzano, avevano svelato che la donna, non solo non aveva mai lavorato per quella ditta, ma anche che quest’ultima, di fatto, non esisteva e, addirittura, che l’intestataria non ne sapesse nulla.
Artefice di tutto, secondo le indagini, sarebbe stato un uomo di 75 anni, originario della Campania che, con la collaborazione di una donna di 49 anni, anche lei del napoletano, sarebbe riuscito ad aprire l’attività fittizia ed intestarla a nome di una donna di Trasacco di 35 anni completamente ignara di tutto. Erano dunque finiti sotto processo in tre: il 75enne accusato di aver aperto la ditta inesistente, la donna campana, accusata di aver collaborato fornendo la copia della carta di identità della vittima alla cui insaputa sarebbe stata intestata la ditta, e la donna jugoslava che avrebbe percepito dall’INPS indennità di maternità.
Il Tribunale di Avezzano, lo scorso mese di ottobre, su richiesta dei difensori, aveva dichiarato la prescrizione dei reati per la donna jugoslava e per la 49enne campana. Il processo era andato avanti per il terzo imputato, ma anche per lui, nell’ udienza tenutasi ieri, è stata dichiarata la prescrizione. Il collegio difensivo era costituito dagli avvocati Domenico Quadrato, Mario Del Pretaro e Paolo Palma. La persona offesa, costituita parte civile tramite l’avvocato Mario Flammini, preannuncia azione in sede civile per il risarcimento del danno.