Avezzano – “Le aree interne abruzzesi, e la Marsica in particolare, sono alquanto penalizzati rispetto al resto del Paese a causa di un dissolvimento della rete ferroviaria. Tempo addietro, grazie alle rotaie, si era in grado di raggiungere il Tirreno e l’Adriatico in tempi decenti e con puntualità. Tempo Addietro. Era il secolo scorso”. Lo afferma il segretario del Pd di Avezzano Giovanni Ceglie.
“Oggi, nel terzo millennio, e` meglio non cimentarsi con i treni. Se in treno per raggiungere Roma da Avezzano occorrono più di 2 ore per 90 Km, il Purgatorio è assicurato. Ogni tanto ritorna la polemica Treno Veloce, no meglio Nuovi Treni, no meglio Meno Fermate per ridurre i tempi. Alla fine, però, resta solo la polemica. I dirigenti di RFI e Trenitalia aumentano, ma le corse diminuiscono. Per inciso tutti hanno ragione in questa contesa: chi vuole treni veloci e chi vuole le fermate per i pendolari”.
“Nessuno si ricorda, però, delle favolose promesse di treni musicali (Jazz, Swing …). Nessuno, inoltre, fa cenno ai treni soppressi, come quello che da Pescara partiva alle ore 18:46 per Roma, appena l’anno scorso e che ora parte alle 17:15, ultimo treno per il ritorno ad Avezzano (Dopo questo, da Pescara solo treni che terminano la corsa a Sulmona ). La mattina, poi, da Avezzano per Pescara, dopo le ore 07:13 bisogna aspettare le ore 13:55 con cambio a Sulmona”.
“E gli abbonamenti dei pendolari ? Qui siamo Campioni del Mondo (nella crescita dei costi e riduzione dei servizi). E` tempo di invertire la rotta o si finisce come la Nazionale e l’Agenzia del Farmaco”.
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