Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), e Inmarsat, leader mondiale delle comunicazioni satellitari mobili globali, hanno siglato un nuovo accordo finalizzato alla creazione dei servizi di comunicazione e navigazione essenziali per le prossime missioni sulla Luna, che consentiranno la nascita di una vera e propria Lunar Economy.
L’accordo è stato siglato nel corso del Farnborough International Airshow 2022, alla presenza del Direttore delle Telecomunicazioni e delle Applicazioni Integrate di ESA, Elodie Viau, del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Giorgio Saccoccia, del CEO della UK Space Agency (UKSA), Paul Bate, dell’Amministratore delegato di Telespazio, Luigi Pasquali e del Presidente di Inmarsat Global Government, Todd McDonell.
L’intesa, in particolare, delinea i servizi che, insieme, Telespazio e Inmarsat intendono offrire come principali operatori di servizi di comunicazione e navigazione per le missioni lunari nell’ambito del Progetto Moonlight dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Nel maggio 2021, ESA ha assegnato a un team industriale internazionale guidato da Telespazio, con Inmarsat quale partner di rilievo, l’incarico di condurre uno studio per comprendere come utilizzare sulla Luna i servizi satellitari di comunicazione e navigazione che già oggi vengono comunemente usati sulla Terra.
Con lo studio, che si avvia verso le sue conclusioni, il nuovo accordo tra Telespazio e Inmarsat conferma la volontà delle due aziende di portare avanti il progetto anche nelle fasi successive, che prevedono lo sviluppo di un sistema completo composto da una complessa rete di infrastrutture terrestri e spaziali.
Grazie alle competenze di Telespazio e di Inmarsat il futuro sistema sarà in grado di garantire servizi di connettività e posizionamento alle diverse piattaforme in orbita attorno alla Luna o sulla sua superficie come rover, lander o basi lunari, oltre che alle missioni con astronaute e astronauti.
Tali servizi abiliteranno una vera e propria economia lunare in grado di assicurare sia la fattibilità della realizzazione dell’infrastruttura stessa sia quella delle missioni istituzionali e commerciali che li utilizzeranno.