Nella scelta di un tavolo di design, sono davvero numerose le proposte con cui si può entrare in contatto: tra modernità e antichità, ce n’è davvero per tutti i gusti. Si spazia dai tavoli estensibili alle consolle, senza dimenticare gli scrittoi: a definire la loro qualità sono soprattutto i materiali con cui sono realizzati. Così, per un tocco di eleganza raffinata, ecco i tavolini in vetro, che però hanno il difetto di dover combattere tutti i giorni con aloni e impronte digitali. Molto più facili da pulire e da curare sono, invece, i tavoli in legno, che oggi vengono sottoposti a modalità di trattamento innovative che ne accrescono la versatilità e fanno in modo che si possano adattare ai contesti più diversi. Per le camerette dei bambini, ci sono – poi – i tavolini in plastica o in plexiglass, pensati per essere fruiti dai più piccoli: resistenti e longevi, sopportano senza problemi urti e colpi e, in più, hanno il pregio di poter essere puliti con estrema semplicità.
Quali sono i tavoli più originali?
Se per la cucina si può optare per un tavolo da pranzo di design che abbini praticità e buon gusto, per lo studio di casa un’idea originale potrebbe essere quella di ricorrere a uno scrittoio, ovviamente declinato in una versione moderna, in modo tale che possa mantenere e garantire una funzione decorativa, con dettagli rivisitati e materiali reinterpretati in chiave attuale. La differenza tra uno scrittoio e una consolle sta nel fatto che la seconda ha uno stile più classico, mentre il primo è munito di cassetti più o meno grandi, al cui interno è possibile conservare tutto ciò di cui si ha bisogno per scrivere e per lavorare, dai fogli di carta al tablet, dalle panne al caricabatterie (o, per i più romantici, calamaio e penna d’oca).
I tavoli di design e le sedie
Nel momento in cui ci si accinge all’acquisto di un tavolo di design, è opportuno pensare anche alle sedie da cui dovrà essere affiancato: il binomio tra estetica e funzionalità merita di essere rispettato e valutato con attenzione anche in questo caso. Prima di tutto, però, è bene pensare alla forma del tavolo: quella rettangolare è la più classica, anche perché versatile e capace di sfruttare al massimo gli spazi, mentre quella ovale e quella rotonda hanno il difetto di adattarsi con qualche difficoltà agli ambienti più piccoli.
Le proposte flessibili
Sul mercato non mancano tavoli di design che potrebbero essere considerati flessibili, nel senso che hanno la capacità di trasformarsi e di assumere sembianze differenti in base all’occasione in cui devono essere utilizzati: ecco, quindi, i tavoli che si allungano e quelli che si possono alzare, sempre in maniera progressiva. Se è vero che in teoria queste funzioni sono sempre da apprezzare, è altrettanto vero che è opportuno accertare che i meccanismi siano sicuri e, soprattutto, facili da utilizzare: insomma, il rischio di farsi male, anche se ovviamente non in modo grave, è sempre dietro l’angolo. Lo stesso discorso vale per i tavoli dotati di ruote, per i quali si deve sempre controllare se e come sia possibile bloccare il loro movimento.
Quando si ha a che fare con tavoli allungabili, invece, è bene considerare la posizione delle sedute, dal momento che le gambe possono sempre rappresentare un ostacolo. Il rimedio è rappresentato dai tavoli che presentano un basamento centrale, ma ci sono anche modelli dotati di gambe che si spostano quando il piano viene allungato. Infine, sono apprezzabili i modelli polifunzionali, che integrano anche vasi o portariviste.