Tagliacozzo. Ha chiuso anche la piccola chiesa della piazza. È la chiesa della Misericordia, sull’omonimo vicolo, quello che si immette nella bella e suggestiva piazza dell’Obelisco.
È l’ora del caffè a Tagliacozzo, è molto caldo come in tutta la Marsica, ma comunque nella cittadina che “si nutre” da sempre di turismo, ci sono dei visitatori seduti ai tavoli dei bar. Quest’anno il cartellone degli eventi estivi è pieno di concerti, serate, manifestazioni culturali. Tra qualche giorno torna anche “Gironi divini”, l’evento enogastronomico che richiama migliaia di visitatori. Ad ogni angolo c’è un cartellone che ricorda come potersi intrattenere nella bella cittadina che d’estate esplode di turisti.
Facciamo una passeggiata lungo la stradina al centro delle polemiche che si sono scatenate da un post lasciato dal sindaco Vincenzo Giovagnorio su Facebook. Il primo cittadino ha fatto i nomi dei ragazzini che già da tempo frequentano il centro fino a tarda notte, bevendo e qualche volta anche vomitando sui muri. Facendo la pipì tra quei vicoli che dovrebbero odorare solo di storia.
Danneggiamenti in centro a Tagliacozzo, il sindaco Giovagnorio “denuncia” i responsabili su Facebook
Il Comune qui ha installato due telecamere, dei cartelli le annunciano. “I ragazzetti sono furbi però”, spiega un passante, “sanno dove puntano e allora entrano lì dove le telecamere non li riprendono. La notte ci sono schiamazzi, danneggiamenti alle auto, specchietti rotti. I carabinieri? Passano spesso, con le macchine con i lampeggianti. Sappiamo che il sindaco li ha anche sollecitati e la risposta c’è stata. Ma il problema non sono i carabinieri, sono alcuni bar che danno da bere anche ai minorenni che spesso e volentieri poi si sentono male. Sono giovani e fumano anche spinelli”.
Mentre camminiamo giriamo l’angolo, su via della Misericordia. Qui c’è una piccola chiesa. È del sedicesimo secolo. Nel cartello che si trova di fianco a un grande secchio blu per la raccolta del vetro c’è scritto che all’interno c’è un organo che dovrebbe risalire al Seicento. Basta girarsi che si capisce che tutto a Tagliacozzo è storia. Siamo in piazza dell’Obelisco. L’ultima volta l’avevamo vista con migliaia di persone, immortalate anche con degli scatti fotografici realizzati in elicottero, per la festa del Volto Santo.
La chiesa è chiusa. “L’ha chiusa il priore”, dice un signore che però vuole a tutti i costi rimanere nell’anonimato, “ieri ci hanno detto che la moglie è stata chiamata anche dai vigili che volevano capire. Dentro la chiesa i ragazzini ci si andavano pure a drogare, a fare le canne e anche a tirare cocaina. Perdono il controllo perché bevono. Sulle scale alcune persone ci lasciavano pure gli scatoloni con l’immondizia dentro. Era indecoroso”.
Abbiamo provato a contattare la moglie del priore ma non si è resa disponibile a parlare con i giornalisti. La chiesa comunque è chiusa. A Tagliacozzo si sa.
Chiamo il sindaco. Giovagnorio commenta solo con una frase: “Bisogna tornare a insegnare ai ragazzi la cultura. La cultura accende le menti e solidifica i valori. Insieme a tutti gli altri dell’amministrazione comunale noi stiamo cercando in tutti i modi di promuovere un cambiamento di rotta ma nessuno può sostituirsi alle famiglie”.
Intanto ieri pomeriggio il primo cittadino ha presentato in caserma una denuncia contro ignoti per i danneggiamenti ai vasi. Il suo post di denuncia sui social però non è stato preso bene da tutti. I ragazzini di cui vengono fatti i nomi sono minorenni. Qualche genitore è già sul piede di guerra e annuncia che farà denuncia.