Tagliacozzo, compie un anno l’amministrazione Giovagnorio. Tra gioie e dolori arriva un primo bilancio

Ecco le promesse mantenute e quelle invece non rispettate. Novità in campo soprattutto per la cultura e gli spettacoli

Tagliacozzo. È tempo di bilanci a Tagliacozzo. A un anno dall’insediamento del sindaco Vincenzo Giovagnorio e della sua squadra alla guida dell’amministrazione comunale, è possibile fare un primo bilancio.

Gli argomenti su cui aveva più insistito la lista “Prospettiva Futura” durante la campagna elettorale erano stati la cultura, il decoro urbano, la sicurezza delle scuole e la sanità.

FESTIVAL DI MEZZA ESTATE. La prima azione fatta della giunta Giovagnorio, infatti, è stata quella di apportare delle modifiche alla struttura che il Festival Internazionale di Mezza Estate aveva assunto negli ultimi anni. Si è deciso di eliminare la sezione Cinema e di inserire uno spettacolo di musica pop per avvicinare, come aveva spiegato l’assessore alla Cultura, Chiara Nanni, i più giovani al Festival. L’assessore Nanni aveva anche promesso, a tale proposito, delle novità per l’anno successivo che non hanno tardato ad arrivare. Sebbene non sia ancora noto l’intero programma, il Festival Internazionale di Mezza Estate ha un nuovo direttore artistico, il maestro Jacopo Sipari, che lo guiderà per due anni a differenza del passato in cui l’incarico era annuale.

DECORO URBANO. Per quanto riguarda il decoro urbano va costatato che, fatto salvo per le fioriere spuntate nella zona centrale del paese e per i primi mesi di mandato in cui le strade apparivano in ordine e l’erba veniva tagliata costantemente, l’Amministrazione non è riuscita a mantenere le promesse elettorali. Girando per la città, infatti, è facile notare l’erba alta cresciuta ai lati delle strade, spesso dissestate. Al riguardo, lo stesso primo cittadino, durante il discorso fatto nel Parco della Rimembranza per la festa della Repubblica, ha invitato la popolazione a collaborare tagliando l’erba che cresce o coprendo piccole buche davanti la propria abitazione.

In questo primo anno di mandato, però, le vere note dolenti sono state la scuola e la sanità, argomenti sui quali anche lo scontro con le opposizioni è stato duro dentro e fuori il Consiglio Comunale.

SICUREZZA SCUOLE. Per quanto riguarda la sicurezza degli edifici scolastici, l’amministrazione ha parlato di progetto esecutivo di un nuovo plesso – senza però specificare né le tempistiche né il sito su cui dovrebbe sorgere l’edificio – nell’attesa che si esaurisca la vita nominale degli edifici e rifiutando la proposta delle opposizioni di acquistare dei MUSP.

SANITA’. L’argomento sanità ha preoccupato e continua a preoccupare gran parte della popolazione. Nel Piano Sanitario Regionale e negli accordi siglati dalla Regione Abruzzo presso il Ministero è prevista la disattivazione del Punto di Primo Intervento – ex Pronto Soccorso – di Tagliacozzo. Lo scorso gennaio le opposizioni, dopo aver evidenziato il problema e aver chiesto al Sindaco di mettersi alla guida di un’iniziativa volta a scongiurare tale prospettiva, hanno convocato un Consiglio Comunale straordinario che aveva come punto all’ordine del giorno anche la situazione del PPI di Tagliacozzo. Il punto riguardante l’Ospedale è stato, però, eliminato dalla Presidente del Consiglio e si è reso necessario persino l’intervento del Prefetto affinché se ne potesse discutere. Alcuni giorni dopo un’affollata assemblea pubblica convocata dalle opposizioni, il sindaco Giovagnorio ha invitato, per chiarire la situazione, l’assessore Regionale alla Sanità Silvio Paolucci, il quale, in quella sede, ha promesso una delibera di Giunta Regionale riassuntiva della situazione attuale del presidio senza, però, garantire nulla in merito alla modifica dei provvedimenti regionali in cui è sancita la natura transitoria dell’attuale configurazione in Punto di Primo Intervento. Il sindaco e i consiglieri di maggioranza si erano ritenuti soddisfatti al contrario delle opposizioni e del Comitato pro ospedale. In ogni caso, ad oggi della delibera promessa tre mesi fa non v’è traccia.

EVENTI. Per concludere, durante questo primo anno la giunta Giovagnorio ha inaugurato il “Festival dei bambini”, organizzato la “Notte Romantica” – iniziativa promossa dal circuito “Borghi più belli d’Italia”, a cui aveva già aderito la precedente amministrazione -, eliminato la stagione teatrale invernale 2016 – 2017, rinnovato i paramenti per la Solennità del Volto Santo e organizzato, per l’occasione, un concerto e due buffet per una spesa di circa 10mila euro.

TASSA SUI RIFIUTI. Infine, altra novità foriera di polemiche in città è stata quella relativa all’aumento del 4% della tassa sui rifiuti che i tagliacozzani pagheranno quest’anno. «Sicuramente non abbiamo potuto fare tutto ciò che ci aspettavamo, sia a causa delle ristrettezze economiche del periodo che stiamo attraversando sia a causa della lentezza dell’iter burocratico della pubblica amministrazione», ha affermato Vincenzo Giovagnorio. «L’anno scorso non immaginavo di dover far fronte a una così grande responsabilità. E’ un’esperienza difficile e faticosa, ma al contempo bellissima e gratificante. Ci stiamo mettendo moltissimo impegno. Spero che almeno questo venga apprezzato, poi il risultato si vedrà col tempo».

IL BILANCIO DELL’OPPOSIZIONE. L’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, ora all’opposizione, nota che «gli unici cantieri aperti in questo anno sono eredità della nostra Amministrazione, solo che alcuni sono stati modificati come i fondi che avevamo stanziato per la riqualificazione della zona della Torretta che sono stati dirottati su Via Marconi. Di rilevante», continua il capogruppo de Il Paese che Vorrei, «ci sono solo i denari pubblici sperperati come quelli per ristrutturare un parco giochi aperto e subito chiuso, i 6mila euro per un percorso ciclo-pedonale chiuso dopo venti giorni e i 10mila euro per la festa del Volto Santo quando fino all’anno scorso se ne spendevano 3mila. Un anno deludente – conclude – all’insegna dei fiori e non della sostanza. Io dico: non fiori, ma opere che servono».

Anche Vincenzo Montelisciani ha commentato esprimendo un giudizio «decisamente negativo. Questa Amministrazione», spiega il capogruppo di Tagliacozzo Unita, «si è finora caratterizzata principalmente in due modi: da una parte la manifesta ostilità nei confronti di chiunque esponga critiche, perplessità o anche semplicemente presenti delle proposte concrete su temi sensibili e urgenti, come abbiamo fatto noi sulle scuole e sulla sanità, oppure con i nostri emendamenti al bilancio di previsione su temi importanti come lo sport, il sociale e le frazioni. Dall’altra una grande solerzia sul piano della comunicazione ma, al di là di tanta retorica sui social network, si vede ben poco di concreto. Si fa finta di non vedere quali siano le priorità per il nostro paese e si ci si dimentica di risolvere i problemi reali del territorio, perché si privilegiano l’apparenza e le sfilate. I cittadini», continua Montelisciani, «sono lasciati a loro stessi, senza i servizi per i quali pagano le tasse, e gli si dice pure che devono ripararsi le buche da soli. I commercianti sono continuamente sollecitati a farsi carico di finanziare le feste che organizza il Comune, i lavoratori pendolari e gli abitanti delle frazioni invece vengono colpiti da un autovelox che serve solo a fare cassa. Il sentiero per la risorgente, ripulito un paio di anni fa, versa in uno stato di abbandono totale e il fiume Imele, tra i più inquinati d’Abruzzo, è in condizioni vergognose. A fronte di ciò, l’Amministrazione sperpera denaro pubblico in iniziative che hanno uno scarso ritorno per la collettività – pensiamo ai 15mila euro per le luci di Natale – e le promesse elettorali rimangono solo promesse», conclude il capogruppo di Tagliacozzo Unita. «Noi abbiamo finora tentato di svolgere un’opposizione propositiva, dimostrandoci sempre disponibili al dialogo e alla collaborazione anche quando siamo stati insultati e offesi sulla stampa e in Consiglio Comunale. Continueremo ad essere propositivi perché vogliamo contribuire per il bene del Paese. Certo speriamo e ci attendiamo che nel prossimo futuro il Sindaco dimostri con atti concreti di voler cambiare atteggiamento e, soprattutto, scelte e modo di amministrare».

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