SULLA IMPRESA DI DISSECCARE IL LAGO FUCINO

          CAPITOLO VI °

—-Esistono multipli Emissari , nei quali la natura con le sue perenni leggi  ha da sempre e costantemente operato lo scolo del Lago Fucino  —

29) —    Se il geologo ferma lo sguardo alle falde dei monti , a sud- est e a sud-ovest della corona del bacino del Lago Fucino , vedrà  molteplici Emissari naturali . Egli dirà che sono le opere ammirevoli dell’ingegnosa e solerte Natura . Fin dai primi movimenti di questo globo-Terra , quando il mare occupò questa regione dei Marsi , fino a quando nel XVI° secolo prima di Cristo l’ultimo funesto cataclisma , con il suo diluvio e con il ritirarsi delle acque , avvennero immensi scoscendimenti ed avvallamenti intorno a questo lago e il notevole volume di acqua  si aprì la strada fra gli strati orizzontali e verticali nella scarpata di queste montagne e si formarono gli Emissari naturali . Bisogna ricordare che anche senza l’opera imperfetta dell’Emissario Claudiano , la saggia natura con le sue leggi costanti operò e sta operando lo scolo del Fucino . Le acque di questo Lago , per l’intrinseca mobilità delle loro molecole e per la loro specifica gravità , per la conformazione calcarea delle montagne dintorno , sin dai primi tempi si aprirono ( ed ancora oggi lo fanno )multiple svariate vie di uscita per numerosi meati negli accennati  emissari naturali .

30) —Una tradizione costante presso i Marsi lo conferma , come lo confermano gli scritti di molti celebri scrittori . Nell’anno 1683 l’erudito Fabretti attesta di aver visto la “Pedogna “ , famosa caverna , rimasta all’asciutto in quel suo tempo , presso le sponde del Fucino .” Petonium  specus  et naturale Fucini emissarium nostris temporibus patuisse , prout superioribus saeculis agnitum “ . Egli descrive le sue dimensioni : “ ..craterem longitudinis ped.XXVII pauloque maioris latutudinis “ . Dunque secondo il Fabretti era noto che l’orifizio dell’emissario naturale del Fucino era la Pedogna . “ Dice inoltre il C. Lippi nella sua opera che gli emissari naturali sono causati dagli “ assorbimenti del Lago che danno origine ai fiumi Fibreno e Tofano  , e che senza quegli emissari , le inondazioni sarebbero infinitamente molto più grandi “ .

31: –  A coronamento  del presente assunto porto la testimonianza dell’emerito Commendatore Afan de Rivera : “ la base dell’antica scarpa rimasta spianata e dopo ricoperta da ciottoli  assorbe in gran quantità l’acqua” che con infiniti orifizi va a riunirsi in quel grande recipiente da cui sgorgano perenni sorgenti e da sotto le montagne poi finisce nel mare . Tale assorbimento di acqua si vede bene tra l’emissario di Claudio e Luco dei Marsi : Quel “ cavernoso inghiottitoio “ che si osserva nella roccia dove le acque del Fucino , quando sono superiori al livello , affluiscono in gran copia  e formano una rapida corrente , era detta fiume Pitonio ed oggi Pedogna . C’era un molino  poco più in alto di questo inghiottitoio , come è visibile nella carta del Catasto del 1748 : oggi da Luco ancora si ricorda il luogo del “ molino di Fella “ : Attualmente la bocca dell’ inghiottitoio è a secco perché il Lago si è ritirato , ed è piena di sabbia . Il Lago Fucino , quando diventa più piccolo , si allontana dalle falde dei monti dove ci sono gli inghiottitoi  e per giunta si smaltisce una minore quantità di acqua . Quando il Fucino ricresce , le perdite di acqua sono ancor più evidenti , per l’aumento della pressione dell’acqua . Se il Lago sarà allontanato dalla costa calcarea , cesseranno di funzionare questi inghiottitoi naturali “ .

32) – Dove conducono gli inghiottitoi , dove porta le acque la Pedogna ? . Il Lippi nel suo “ Assorbimenti – scoli naturali del Lago “ scrive che danno origine ai fiumi Fibreno e Tofano  . A che portano gli scritti dell’erudito Direttore dei ponti e delle strade , quando dice che “ la base dell’antica scarpa assorbe in gran copia le acque del lago e che con un gran lavoro va per infiniti meati in diversi profondi strati ? A che pro la descrizione che l’assorbimento si offre manifesto e di altre voci di quel “ cavernoso inghiottitoio che si trova nella roccia …” dove le acque del lago affluenti formano una rapida corrente che è la Pedogna ? . Perché “ c‘è quella bocca principale dell’inghiottitoio ? , perché c’è la falda dei monti dove ci sono gli inghiottitoi nuovi che insieme a quelli vecchi assorbono maggior quantità d’acqua ? ……Dunque ci sono numerosi inghiottitoi che per millenni hanno energicamente e costantemente effettuato lo scolo del Fucino ! . “ Inter medium montium pertransibunt aquae “ , così cantava il re di Palestina nel Salmo 103 .

33) – Con l’evidenza di siffatti multipli Emissari , in special modo del più grande “ inghiottitoio della Pedogna “ , più sicuri dell’Emissario di Claudio , la scienza attuale propone , prima di altri mezzi artificiali per effettuare il totale prosciugamento del Fucino , di seguire le tracce delle leggi invariabili della natura , come esporrò nel capitolo successivo .

 

                 CAPITOLO VII°

—Presso le falde dei monti che a sud-est e sud-ovest fanno  la cinta del bacino del Fucino e dove si trovano gli Emissari naturali , bisogna aprire un Canale idraulico a giorno , per avere certamente con esso il desiderato scolo del Lago —-

34 ) – Questo indicato canale a giorno diverrà più sicuro e perfetto dell’Emissario di Claudio . Eccone l’esempio : il Lago Capais si trova nella stessa identica situazione del Lago Fucino ,  esso è coronato da monti , non ha nessuna visibile uscita e coprirebbe tutta la Beozia se la natura , assecondata dalla mano dell’uomo , non avesse aperto alcuni nascosti canali per scolare le acque . Questo ci attesta Malte-Brun . Questo può essere fatto per il Fucino , se il geologo , assecondando le tracce degli indicati emissari naturali , formerà un canale a giorno che verrà scavato con la dovuta larghezza , in un piano inclinato vicino alle radici dei monti che a sud e a ponente coronano il Fucino , per congiungersi agli emissari naturali . La profondità dovrà essere commisurata al fondo più basso del Lago prosciugato .

35) – Si è dimostrato geologicamente che la formazione di questi monti   sia stata fatta da sedimenti marini e strati orizzontali  , con spaccature verticali . Si è considerato inoltre che il Fucino  , in origine , ritirandosi il mare , restò per un certo periodo anche nella gola spianata di Cappelle con un esteso volume di circa 80 miglia quadrate e con una altezza di 500 palmi  e che “ tormentò” con il suo fiotto le rocce e la scarpata di quei gran monti circostanti e , con la forza di gravità delle sue acque , si aprì con le infiltrazioni , numerosi emissari  , che non solo sono in superficie fra l’Emissario Claudiano e le montagne di Ortucchio , ma si trovano certamente anche più in profondità , dove la pressione dell’acqua era più forte e dove la conca non era ancora ripiena dalle torbe della alluvioni e dei torrenti . Dopo l’ultimo cataclisma quindi le acque trovarono una uscita da quell’immenso bacino attraverso quei monti , tramite molteplici Emissari naturali . La natura ha provveduto a colmare il fondo del lago , come nei Piani Palentini , ma  avrà certamente lasciato tra i monti delle voragini come le Pedogne , inghiottitoi cavernosi .

36) – Uno dei grandi progetti presentati alla repubblica ed agli imperatori romani , secondo Svetonio e Dione Cassio , fu quello di aprire un Canale a giorno dal Fucino fino al fiume Imele , per fare di questo fiume lo scolo del Lago Fucino. Ma l’Imele , che scorre nella parte culminante di Cappelle , ha un’altezza superiore di 235 palmi nei confronti del fondo del Lago , per cui il Canale avrebbe dovuto avere la stessa profondità , per avere il completo scolo del Lago. Il progetto era un “ parto “ di quei secoli  , vi si oppose la pubblica vigilanza  che temeva che con tale metodo ,le acque dell’Imele aumentate notevolmente , scaricatesi dapprima nel fiume Velino e dopo nel Tevere , avrebbero allagato in breve tempo sia i campi che inondato Roma .

37) –   Il canale a giorno che propongo , a livello del Lago del Fucino di cui raccoglierà le acque con gradazione , sempre di quantità uguale all’idraulico Incile , le convoglierà nei pressi della Pedogna , a quei numerosi Emissari naturali  .

38) – Può sembrare a prima vista che non si sia mai preso in considerazione  questo metodo , fino al XVIII° secolo .Non si è mai presa in considerazione la constatazione che in quella cinta di montagne che è intorno al Fucino , c’erano in natura quegli emissari che provvedevano allo scolo di quelle acque cristalline . Avrebbero concluso che forse sarebbe stato meglio provvedere ad aiutare il deflusso attraverso quegli emissari naturali con un canale a giorno , piuttosto  che portare a termine l’Emissario di Claudio , incerto e molto dispendioso .

39) – Se ciò fosse stato ben valutato da Narciso , dal Fabretti  , dal Conte Persichelli , dall’architetto Ferrari , dal direttore Piscicelli , dal mineralogista C. Lippi , dai defunti e viventi geologi e si fosse costruito il Canale a giorno insieme ai Laghi artificiali che ho descritto prima , insieme alle evaporazioni giornaliere , del Lago Fucino sarebbe rimasto solo il nome oppure si sarebbe conservato un piccolo perimetro .

40) –Il re dell’Epiro Pirro dovette  esclamare ai suoi commilitoni “Siamo spediti “; infatti dopo i trionfi contro i Consoli Lavinio e Fabrizio , nel terzo scontro a Benevento contro il Console Curio Dentato fu sconfitto . Così avverrà del devastatore Lago Fucino , antico amico- nemico dei Marsi che ha sempre vinto su di loro , sugli imperatori e re . Se si farà il Canale a giorno e i laghi artificiali , anch’egli ripeterà “ siamo spediti” .

41) – Le preghiere dei Marsi di oggi sono quelle di veder iniziare questa impresa da parte del re Ferdinando , glorioso e munificente , per riparare gli inenarrabili infortuni , le devastazioni , le rovine causate dalle esondazioni del Fucino , dai torrenti e dalle alluvioni .

Per approfondimenti: https://francofrancescozazzara.wordpress.com/category/limpresa-di-disseccare-il-lago-fucino-g-ciccotti/

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