Canistro – “La recente Sentenza del TAR Pescara pubblicata lo scorso 21 maggio 2025, ha respinto il ricorso della Santa Croce avverso il bando dell’Aric (oggi AreaCom) per l’assegnazione delle concessioni per lo sfruttamento delle sorgenti di sant’Antonio Sponga e Fiuggino in Canistro. La sentenza sostiene delle tesi non condivisibili e che non tengono conto delle difese svolte in giudizio dalla Santa Croce nonché degli orientamenti in materia prevalenti, posti anche a favore della più ampia partecipazione, pur garantendo il corretto uso della risorsa”. Lo scrive, in una nota, la Santa Croce SRL.
“Santa Croce, pertanto, presenterà appello al Consiglio di Stato per l’annullamento della Sentenza medesima in quanto errata e lesiva dei propri diritti e interessi. Si ricorda che il TAR Pescara aveva ammesso in sede cautelare l’impresa Santa croce a partecipare alla procedura, vista anche l’autorizzazione del Tribunale che segue la procedura di concordato con continuità aziendale, e l’ARIC ha valutato l’offerta della Santa Croce favorevolmente tanto da assegnarle il massimo punteggio, mentre S. Anna è stata ritenuta da escludere non avendo presentato documentazione essenziale per la valutazione e quindi con offerta inammissibile e non integrabile.
Gli articoli sino ad oggi intervenuti sulla stampa riportano informazioni del tutto errate, affermando peraltro che la società appartenga ancora all’ing. Colella, sebbene sia noto, essendo dati aziendali pubblici, che la compagine sociale sia da tempo mutata. Quanto riportato dalla stampa, anche da parte del legale della S. Anna, appare altresì ingiustamente denigratorio e lesivo della reputazione della Società la quale, in attesa che la vicenda venga riesaminata dal giudice superiore, si riserva di agire nelle opportune sedi per la miglior tutela della propria integrità e correttezza rispetto al contenuto di detti articoli”.