Avezzano – A 7 giorni dalla fine del suo mandato Giancarlo Silveri, (ex) direttore generale della Asl 1 L’Aquila-Sulmona-Avezzano, aveva firmato la deliberazione che assegnava a 16 testate, tra siti web, periodici e televisioni locali, su indicazione di Pierluigi Tancredi, responsabile del Servizio relazioni esterne della Asl, contributi pari a 63.500 euro (costo totale della disposizione 77.470,00 euro).
Alle testate, indicate nella delibera 1803 del 23/10/2015, individuate attraverso criteri fumosi, si chiedeva di diffondere “ informazioni istituzionali riguardanti l’azienda, comunicati redatti dall’ufficio stampa aziendale, la realizzazione di spot, redazionali, interviste e quant’altro considerato utile al raggiungimento degli obiettivi del piano di comunicazione”, contenuti concordati con lo stesso Pierluigi Tancredi, incaricato anche di vigilare sulla corretta diffusione degli stessi.
Sulla vicenda era intervenuto il presidente dell’Ordine Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, che aveva chiesto chiarezza in merito ai criteri di scelta dei media locali ed all’oggetto dell’incarico ad essi conferito.
La vicenda, che ha suscitato molte polemiche e una buona dose di sdegno, tra gli addetti ai lavori come anche tra i cittadini, dopo essere assurta agli ‘onori’ delle cronache nazionali, è approdata ora anche alla Procura aquilana.
“ Chiedo che copia della documentazione, che gli organi di informazione ammessi a beneficiare dei contributi stanziati devono presentare a corredo delle fatture a dimostrazione dell’attività svolta, venga inoltrata all’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo”, ha scritto il presidente Stefano Pallotta nella comunicazione indirizzata al Procuratore della Repubblica del Tribunale dell’Aquila, Fausto Cardella ed all’ex direttore generale della Asl 1 Giancarlo Silveri .“ Tale richiesta trova giustificazione nel fatto che l’allegato A della delibera chiede ai mezzi d’informazione la diffusione di comunicati stampa e la realizzazione di interviste che rappresentano strumenti non condizionabili nel corretto esplicarsi dell’attività giornalistica. La violazione di tale precetto (sancito dalla norma istitutiva della professione giornalistica, legge n.69 del 1963; ribadito dalla carta dei doveri del giornalista) è perseguibile deontologicamente. Pertanto, allo scopo di accertare se nella comunicazione giornalistica siano state rispettate le regole etiche della nostra professione, è indispensabile che l’organismo di autodisciplina prenda cognizione dei servizi realizzati a pagamento”.
Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ( Pd), ha annunciato la presentazione di un’interrogazione al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso.
Durissimo l’intervento della senatrice Stefania Pezzopane che, dalle colonne del quotidiano Il Centro – pur riconoscendo l’utilità della comunicazione istituzionale propriamente intesa e la necessità di sostenere l’editoria locale – si è detta pienamente concorde con la linea assunta dal Presidente dell’Ordine Giornalisti d’ Abruzzo, che “ bene ha fatto a porre questioni di merito e di metodo” ed ha stigmatizzato il fatto che, in tempi nei quali si chiudono i punti nascita, si fanno tagli e si chiedono sacrifici, si spendano 77.000 euro per fare regalie di fine mandato.