Canistro – Il Comune di Canistro è intervenuto con un’ordinanza urgente per gestire la presenza, segnalata più volte, di esemplari di orso bruno marsicano sul proprio territorio.
L’obiettivo primario del provvedimento è la tutela della pubblica incolumità e la salvaguardia dell’orso stesso, specie protetta a livello nazionale e internazionale.
Il sindaco Gianmaria Vitale ha emesso l’Ordinanza n. 214/2025, ritenendo che l’emergenza richieda l’immediata eliminazione dei rischi derivanti dall’interazione tra fauna selvatica e contesto urbano.
L’ordinanza si concentra sulla principale causa di confidenza degli orsi: l’accesso facile al cibo di origine antropica.
“La presenza nelle vie cittadine di mastelli e contenitori per la raccolta dei rifiuti, specie nella frazione organica, costituisce un richiamo per l’orso che si aggira nell’abitato in cerca di cibo,” si legge nel documento.
Per questa ragione, il Sindaco ha stabilito l’obbligo di custodire i contenitori dei rifiuti urbani (mastelli, cassonetti e simili) “al coperto e in luoghi non accessibili all’animale“.
L’unica eccezione è consentita “esclusivamente quelli per i quali nella giornata è prevista la raccolta“ secondo il calendario della differenziata. Ciò è ritenuto necessario per “evitare che l’orso si abitui a fonti di alimentazione di origine antropica e alla presenza umana“.
L’ordinanza introduce anche una serie di divieti e obblighi per i cittadini, mirati a ridurre al minimo ogni possibile contatto e interazione:
Vige il “divieto di avvicinarsi agli esemplari di orso bruno marsicano a piedi, in auto o con qualunque altro mezzo, a distanze inferiori ai 300 metri“.
È “vietato illuminare con qualsiasi mezzo o fonte luminosa gli esemplari di orso“ per avvistarli, fotografarli o filmarli, e vige il “divieto di alimentare in qualsiasi modo gli esemplari di Orso bruno marsicano“.
Tutti i detentori di animali da cortile (galline, conigli, polli, etc.) hanno l’”obbligo di provvedere alla custodia degli stessi adottando misure adeguate che impediscano l‘accesso alle strutture da parte di esemplari di orso (es. recinzioni elettrificate, porte rinforzate, ecc.)“. Lo stesso obbligo vale per le risorse alimentari destinate al bestiame.
La Polizia Locale e le Forze dell’Ordine sono incaricate di far rispettare immediatamente l’ordinanza, in un’ottica di tutela sia dell’animale sia della “pubblica e privata incolumità dei cittadini“.











