Avezzano – Durante la conferenza stampa dell’AIA del 1° luglio sono stati annunciati gli arbitri dismessi, ossia coloro che, per limiti d’età o scelte regolamentari, hanno chiuso la propria carriera. Tra questi Gabriele Scatena della sezione Aia di Avezzano ha scelto di rompere il silenzio con due post pubblicati su LinkedIn a poche ore di distanza l’uno dall’altro.
Dopo 183 gare dirette tra i professionisti (di cui 9 tra Serie B e Coppa Italia nel suo primo anno in CAN, con diversi mesi di stop per infortunio), l’ormai ex fischietto abruzzese è stato dismesso.
Le dichiarazioni riportate sono state pubblicate direttamente dall’arbitro Gabriele Scatena sul suo profilo LinkedIn personale, visibili pubblicamente.
“Oggi non ho perso nulla. Ho solo aperto gli occhi. Dopo vent’anni di chilometri, fischietti, sacrifici e passione, chiudo un capitolo intenso, autentico, difficile da spiegare in poche righe. È successo tutto in silenzio, ma il silenzio non è mai vuoto: dentro ci sono domande, scelte, parole mai dette. E la voglia, oggi più che mai, di trasformare tutto questo in qualcosa che resti. Ci sarà un seguito, e sarà solo l’inizio. Perché a volte si perde un ruolo, ma si trova una voce. E quando accade… non si torna indietro. Qualcosa nascerà da tutto questo. Ma oggi… serve solo silenzio, sguardo alto e memoria viva“.
“Non cerco vendetta, cerco verità. In vent’anni di percorso arbitrale ho attraversato ogni categoria, ogni sacrificio, ogni sfida. E oggi, più che mai, so distinguere un errore da un disegno. “Oggi potrei fare domanda per il corso VAR, accettare il compromesso, entrare in silenzio e fingere che nulla sia successo. Ma rinuncio, perché non posso dimenticare ciò che ho vissuto: non si resta in un sistema che ti ha prima escluso e poi comprato. Sono rimasto in silenzio finché ho potuto, ma a un certo punto il silenzio diventa complicità, e io non ci sto. Pubblico questo per un solo motivo: affinché chi verrà dopo di me non debba affrontare tutto questo da solo. Se la mia voce potrà risparmiare anche solo un ragazzo o una ragazza in futuro, quella sarà la mia vera Serie A“.
Cosa significa “dismesso”?
Un arbitro dismesso è colui che ha terminato la propria attività a causa di una posizione troppo bassa nella graduatoria tecnica. Ogni arbitro viene valutato da un Osservatore Arbitrale, che analizza l’applicazione delle regole, il controllo disciplinare, la condizione atletica e il posizionamento in campo. A ogni gara viene assegnato un voto che, calcolando la media nel tempo, determina la classifica nazionale. Chi scivola nelle ultime posizioni viene retrocesso o dismesso, mentre chi ottiene risultati migliori può scalare i ranghi.
Se un arbitro dismesso desidera tornare in attività, deve ripartire dai campionati regionali (Promozione/Eccellenza).
Infine, per la stagione 2025/26 l’organico della CAN è stato ridotto su proposta del designatore Gianluca Rocchi: i direttori di gara passano da 47 a 42, gli assistenti da 84 a 76 e i VMO saranno 24.