Ortucchio – Il monaco benedettino marsicano Odo Contestabile, scomparso nel 1995, è stato incluso tra i “Giusti delle Nazioni“, riconoscimento che viene assegnato ai non ebrei che hanno contribuito a salvare gli ebrei negli anni dello sterminio nazista. Infatti don Odo, che era nato a Ortucchio nel 1912, figlio di Stefano Contestabile e di Mariantonia Martellone, durante la seconda guerra mondiale, salvò due famiglie di ebrei – i Lehrer e i Mondolfo – accompagnandole al confine con la Svizzera.

I discendenti di quelle due famiglie sopravvissute hanno preso parte alla cerimonia che vede don Odo Contestabile tra i “Giusti tra le nazioni“: il suo nome è iscritto tra i tanti giusti a Gerusalemme, in Israele. Il conferimento è stato consegnato, nel corso di una commovente cerimonia, da Smadar Shapira, Consigliere per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata di Israele, e dal sindaco di Cesena, Enzo Lattuca.

Odo è nato in una famiglia di contadini marsicani e sceglie di dedicarsi alla vita religiosa a soli 16 anni. Ha trascorso gran parte della sua vita nell’abbazia di Santa Maria del Monte di Cesena, nella quale ha vissuto dal 1928 al 1965. È divenuto sacerdote l’11 luglio del 1936, sempre a Santa Maria del Monte. Anche i suoi tre fratelli e la sorella seguiranno la strada religiosa.

Nel 1942 don Odo ha prestato assistenza, fornito documenti falsi, nascosto e dato rifugio ad alcuni rappresentanti di due famiglie di ebrei: Beatrix, Erika, Julius e Stella Lehrer e a Dora ed Isacco Emanuele Mondolfo. Dopo la fine della guerra, don Odo Contestabile continua a vivere a Santa Maria del Monte per una ventina d’anni, poi si trasferisce nel monastero romano di San Paolo fuori le mura. Si spegne il 18 gennaio 1995 in una casa di riposo, anziano e malato.