Avezzano – A distanza di poco più di un mese, era il 24 giugno, Matteo Salvini è tornato stamattina ad Avezzano per sostenere la candidatura di Tiziano Genovesi a sindaco della città. “In molti – ha detto nel corso della conferenza stampa – si ricordano dei problemi delle aree interne, come ospedali, scuole e tribunali, solo quando il danno è stato fatto. Avere un presidio che difenda questa comunità e non la sacrifichi sull’altare di interessi nazionali o di altro genere sarà fondamentale. Qualcuno è responsabile di uno scippo di cui la città sarà in grado di rendere giustizia con il voto di settembre”.
Poi sull’immigrazione: “Noi manteniamo il distanziamento sociale, andiamo in giro con le mascherine, ci salutiamo con il gomito, ma nel frattempo sbarcano migliaia di balordi senza nessuna precauzione. Non appena ci rimandate al Governo, e non manca tanto tempo, torneremo a sigillare i porti. Siamo un paese strano dove teniamo in stato di emergenza gli italiani e facciamo sbarcare migliaia di persone che poi per altro scappano da una guerra molto particolare. Sono così in fuga dalla guerra e dalla povertà che arrivano con i barboncini al guinzaglio, i cappelli di paglia, i telefonini ultimo modello, scarpe da tennis, anelli e orologi. Penso che ad Avezzano ci sia qualcuno che ha maggiori difficoltà economiche”.
“Questo è un paese – ha concluso – che vuole tornare a vivere e a lavorare in serenità, possibilmente mandando a scuola i nostri figli ad Avezzano e in tutta Italia senza banchi con le rotelle e plexiglas o robe strane di un ministro totalmente incapace. L’unico banco veramente utile è quello da regalare al ministro Azzolina per rimandarla a casa perché di danni alla scuola ne sta facendo parecchi”.