Un prima e un dopo. La psicoterapia potrebbe rappresentare la scelta ideale per riprendere in mano la propria vita dopo la pandemia. Lo stigma sociale che circonda la terapia psicologica a volte impedisce di fronteggiare tante problematiche che spesso vengono messe in secondo piano rispetto ad altre.
Psicoterapia online, è boom: premiati gli psicoterapeuti abruzzesi
In varie regioni d’Italia, tra cui l’Abruzzo, la psicoterapia online è divenuta molto diffusa: rappresenta una soluzione ottimale per coloro che, nel post pandemia, hanno sofferto di diverse problematiche e vogliono riprendere in mano la loro vita. Per questo motivo la startup Serenis ha creato il premio Polaris: dopo aver analizzato oltre 70mila recensioni online ed aver chiesto un parere professionale ad un pool di colleghe e colleghi, sono state premiate le migliori professionalità in ambiti diversi, dai disturbi di ansia allo stress e burnout.
Le recensioni dei pazienti sono centrali, ma ovviamente le sole recensioni non sono stati gli unici dati presi in considerazione per l’attribuzione di questo premio. Sono stati interpellati anche altri psicoterapeuti, col compito di valutare referenze e competenze dei colleghi. In Abruzzo sono molti i premiati, ben 5 dalla provincia di Chieti, tra cui spiccano la dottoressa Francesca Sensi e la dottoressa Marina Mastangelo, così come il dottore Daniele La Licata e il dottor Luca Innocenzi, che sono riusciti a distinguersi.
Polaris premia “la qualità della terapia online”
Il premio Polaris è di supporto nel proposito stesso della startup Serenis, nata per vincere i pregiudizi sulla terapia, ma in particolare lo stigma che ammanta quella online. Per questo motivo diventano di particolare rilevanza le recensioni online e in generale la sicurezza di rivolgersi a professionisti stimati: “Quello della qualità della terapia online è un tema importante: su internet si trova davvero di tutto. La One Mind PsyberGuide, un’associazione americana senza scopo di lucro che si occupa di digital health, ha censito** più di 10.000 app nell’ambito del benessere mentale, quasi sempre sviluppate senza nessun supporto scientifico. – racconta Daniele Francescon, cofounder di serenis.it, che a sua volta si è dotata di un Medical Advisory Board esterno, un organo indipendente che certifica e supervisiona i processi della piattaforma da un punto di vista scientifico.