Avezzano – “Speculare sulla sofferenza delle persone e su una emergenza sanitaria che sta travolgendo tutte le strutture sanitarie del mondo è un atto di sciacallaggio che qualifica chi lo fa, tanto più se a salire in cattedra è chi ha amministrato la sanità abruzzese senza spostare una garza.
Silvio Paolucci, assessore emerito alla sanità, fa finta di non sapere che la Regione Abruzzo è stata tra le primissime Regioni italiane a vedersi approvare il piano di potenziamento della Rete Covid senza alcuna osservazione da parte del commissario Arcuri e che la responsabilità dei ritardi con cui stanno partendo i lavori è imputabile esclusivamente al governo, che ha provveduto a nominare commissario il presidente Marsilio solo poche settimane fa. Il governo avrebbe dovuto darci i fondi per operare già a maggio, quando fece il decreto per l’emergenza, le terapie intensive erano vuote e negli ospedali si poteva lavorare con la necessaria calma agli ampliamenti.
Noi siamo stati persino criticati dalla sinistra per aver realizzato in tempi record e con risparmio di denaro pubblico l’Ospedale Covid a Pescara e completato il G8 dell’Aquila, strutture che oggi ospitano tanti marsicani malati. Se Paolucci e i suoi compagni avessero amministrato la sanità oculatamente, oggi il nuovo ospedale di Avezzano sarebbe una realtà, ma può stare tranquillo: sarà la amministrazione di centrodestra a restituire alla sanità marsicana quella dignità che Paolucci ha calpestato prima come assessore e ora alimentando polemiche pretestuose quanto sterili.
L’attuale giunta regionale ha ereditato una situazione disastrosa, fatta di tagli, servizi soppressi, carenze di personale e svuotamento dei presidi territoriali, ma stiamo facendo tutto il possibile e anche di più per riparare ai tanti guasti che Paolucci ha provocato durante la sua non gestione e per la quale è stato già giudicato dagli elettori con una sonora bocciatura. Ringraziamo i medici e tutto il personale dell’Ospedale di Avezzano, quotidianamente messo alla gogna da chi vive sui giornali senza aver passato un solo giorno in trincea, e ci stiamo adoperando senza perdere una sola ora per metterli in condizione di lavorare nel miglior modo possibile in queste difficili circostanze”.