Canistro – È stato pubblicato oggi sul Bollettino Speciale n. 132 della Regione Abruzzo l’Avviso di procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento di concessione di acque minerali “Sant’Antonio-Sponga” nel comune di Canistro.
Lo rende noto il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che ha seguito fin dall’inizio la vicenda legata al rinnovo dell’atto concessorio, soprattutto dopo l’annullamento da parte del Tar del precedente bando regionale. “La pubblicazione del nuovo Avviso – spiega il vicepresidente Lolli – permette alla Regione di individuare, a seguito della procedura ad evidenza pubblica, il soggetto che andrà a gestire la concessione di acque minerali della Sant’Antonio-Sponga in modo da realizzare un progetto di crescita del giacimento stesso in relazione anche alla capacità occupazionale che lo sfruttamento del giacimento può garantire. Come si è visto in questi mesi, quella della Sant’Antonio-Sponga è una vicenda complessa a cui è seguita una vertenza occupazionale difficile. Con l’Avviso pubblicato oggi rimettiamo al centro del progetto la volontà della Regione di non voler abbandonare al proprio destino un giacimento che rappresenta una ricchezza per l’intero territorio”.
Secondo quanto riportato nell’Avviso, la gara verrà aggiudicata utilizzando il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa con una stima del valore della concessione di circa 2,9 milioni di euro. Il rapporto concessorio avrà una durata di 30 anni, alla scadenza del quale non potrà essere rinnovato o prorogato dovendosi procedere a nuova gara. “Nell’Avviso – sottolinea Giovanni Lolli – è stata inserita la condizione che nel periodo di durata della concessione il concessionario s’impegnerà a sottoscrivere un formale ‘Accordo sulla difesa dei livelli occupazionali’ con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di riferimento, finalizzato al reimpiego prioritario degli stessi lavoratori della precedente società affidataria della concessione, secondo le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste nel Piano industriale”. La presentazione delle offerte potrà essere fatta da domani fino alle ore 13 del 15 dicembre 2016.
“Con i nostri legali lo stiamo esaminando molto approfonditamente per poi decidere la nostra strategia” ha commentato il patron della Santa Croce Camillo Colella. “La prima riflessione che mi viene di esternare e’ questa: se non dovessimo partecipare noi di Santa Croce, sono curioso di verificare quali saranno i grandi player di cui parlava il vice presidente Lolli, disposti a partecipare ad un bando per una concessione che non prevede il marchio Santa Croce e lo stabilimento, entrambi di mia proprietà”.
“Inoltre, c’è da sottolineare altri elementi di criticità tra cui gli altissimi tributi sia regionali che comunali ed il clima sindacale molto teso. Senza contare il fatto che nei prossimi mesi ci sarà il pronunciamento del Consiglio di Stato, al quale ci siamo rivolti, che potrebbe riassegnarci la concessione. Insomma, già appena uscito, le nubi sono molto dense”.