Luco dei Marsi. Incorniciata in una incantevole giornata di sole, la manifestazione del Primo Maggio organizzata a Luco dei Marsi ha visto un grande successo in termini di partecipazione, con il coinvolgimento di tanti concittadini e non riunitisi in Piazza Umberto I per parlare di lavoro, diritti e referendum.
L’iniziativa, organizzata dell’omonimo comitato, si tiene dal 1905 ed ha subito delle interruzioni solamente nel ventennio del 1923-1945. La giornata odierna ha preso il via nella prima mattinata con l’apertura dello spazio dedicato alle associazioni. A seguire, si è tenuto il convengo dal titolo “8-9 giugno – Il voto è la nostra rivolta”, nel quale sono stati offerti importanti spunti di riflessione sull’appuntamento referendario del prossimo giugno, su temi come lavoro, sicurezza nei luoghi di lavoro e cittadinanza. Il dibattito ha visto protagonisti il senatore Michele Fina, Nunzio Esposito a nome del Comitato 1° maggio, il segretario generale SPI CGIL L’Aquila Umberto Trasatti, la coordinatrice Donne SPI CGIL Marilia Di Polo e il segretario CGIL L’Aquila Francesco Marelli; la conclusione è stata poi affidata a Stefano Malorgio, segretario generale FILT CGIL Nazionale. A moderare l’evento Camillo Cherubini, già presidente del Comitato Festa 1° Maggio. Da parte di tutti i relatori è stato rinnovato l’invito alla partecipazione al prossimo referendum, visti gli importanti temi su cui ci si troverà a scegliere. Il senatore Fina, a conclusione del suo intervento, ha citato il primo articolo della Costituzione, ricordando che il lavoro ha da sempre avuto un ruolo centrale nella vita dell’Italia repubblicana.
La giornata è stata poi arricchita dalla sesta edizione d’Arte Contemporanea dal titolo “I colori della Pace”, organizzata dall’amministrazione comunale di Luco dei Marsi e dal gruppo Artisti Marsarte. La mostra, visitabile fino al prossimo 4 maggio presso l’ex municipio, è stata aperta con un intervento a cura del sindaco, la dottoressa Marivera De Rosa, congiuntamente al presidente del gruppo Marsarte, Maurizio Lucci e la professoressa Maria Assunta Oddi.