Tagliacozzo – “Nonostante la forte pioggia, abbiamo presentato il libro del Giornalista palestinese Ramzy Baroud, nel quale sono documentate alcune storie di profughi e di persone del suo popolo per il quale, in quest’ultimo periodo, è in atto un vero e proprio genocidio”. Lo scrive il sindaco Vincenzo Giovagnorio.
“L’introduzione storica – continua – è stata fatta dal prof. Franco Salvatori, mentre la traduzione simultanea e alcune considerazioni sono state fatte dalla compagna e Giornalista, nostra concittadina, Romana Rubeo”.
«Nella migliore tradizione della storia dei popoli, questi testi sensibili, dolorosi ed evocativi mostrano il lato umano della dolorosa saga del tormento palestinese, nonché dell’eccezionale resilienza e coraggio delle vittime» (Noam Chomsky).
«Commovente e acuto, questo libro è un viaggio nel cuore dei mali dell’occupazione e della colonizzazione subite dai palestinesi sulla loro terra. È un testo che consente ai protagonisti di raccontare in prima persona, in modo autentico e in tutte le loro complessità, le proprie aspirazioni, sofferenze e lotte» (Ilan Pappe).
“L’ultima terra” è una narrazione storica della Palestina moderna. In un’opera al tempo stesso bella e atroce, Ramzy Baroud ha tessuto magistralmente le dimensioni di un tempo intergenerazionale, che si dilunga da prima della Nakba (la catastrofe palestinese che segnò brutalmente la nascita dello Stato di Israele) alla distruzione del campo profughi palestinese di Yarmouk in Siria, fino alla fuga da Yarmouk verso l’Europa. Nei suoi nove capitoli troviamo personaggi complessi le cui storie si sovrappongono, creando una successione di echi clamorosi della loro profonda esperienza collettiva.