Pierluigi Di Stefano sul Piano di recupero del centro storico di Antrosano

Avezzano. “Dispiace constatare quanto avvenuto nello scorso Consiglio comunale ad Avezzano, nel quale si è discusso, tra le altre cose, del Piano di recupero del centro storico di Antrosano, molto importante per la frazione, del quale si parla da tempo”.

A parlare è Pierluigi Di Stefano, residente di Antrosano e anche candidato alle prossime amministrative nelle fila di Gabriele De Angelis.

“L’attuale amministrazione che non ha potuto votare il provvedimento per via dell’assenza del numero legale in aula, dovuto tra l’altro alla condizione di conflitto di interessi di quattro consiglieri di maggioranza, piuttosto che fare mea culpa, ha accusato per la mancata approvazione le forze di opposizione, il tutto davanti agli occhi dei numerosi cittadini della frazione, invitati a partecipare per l’occasione all’assemblea”, continua Di Stefano, “alla luce di quanto successo le considerazioni che a mio avviso vanno fatte sono due:
a) La maggioranza ha utilizzato in modo strumentale il tema, portato in discussione solo l’ultimo giorno utile per le convocazioni, prima dell’entrata in regime di divieto per i consigli comunali di assumere decisioni, se non nei limiti dell’urgenza e dell’improrogabilità, come disciplinato dall’art. 38 del D.Lgs. 267/2000, che nei 45 giorni precedenti la data delle elezioni dispone il congelamento dell’attività amministrativa, denotando la totale assenza di responsabilità e l’incapacità che ha avuto di adottare una minima programmazione amministrativa.
b) i quattro consiglieri di maggioranza in condizione di conflitto di interesse che non hanno potuto partecipare al voto, avrebbero dovuto sfruttare meglio l’opportunità, dimettendosi preliminarmente e permettendo in tal modo al Consiglio Comunale di procedere alla surroga, determinando la maggioranza in Consiglio e costruendo in tal modo il voto favorevole al Piano di recupero.
Nulla sarebbe costato loro la scelta di dimettersi, tra l’altro nel periodo finale della consiliatura, ma ne avrebbe molto beneficiato la comunità di Antrosano.
Si è preferito invece addossare in modo e strumentale le colpe alle forze d’opposizione, davanti ai numerosi cittadini antrosanesi invitati a partecipare al Consiglio, raccolti quasi in una “Captatio benevolentiae” dalla maggioranza, piuttosto che spiegare il fallimento totale rispetto alla causa in questione”.

“L’auspicio è che il futuro possa riservare ai cittadini di Antrosano maggiore serietà”, conclude il candidato, “impegno e presenza da parte dell’istituzione comunale”.

 

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