Pescina – Il sogno di vedere Pescina Capitale della Cultura nel 2025 è terminato poco fa. Nel corso dell’audizione di questa mattina a Roma, è stata scelta la città di Agrigento. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della cerimonia di proclamazione, presso la Sala Spadolini del MiC, ha spiegato: “La ricchezza di articolazioni di luoghi ce l’abbiamo solo noi e ci viene dalla nostra storia: l’Italia è un super-potenza culturale, in questo la storia ci ha baciato, dandoci un unicum di diverse civiltà che si sono sedimentati sul nostro territorio“.
“Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali” – Un progetto culturale tra Agrigento, Lampedusa e i Comuni del territorio, che esplora l’armonia e i conflitti tra i 4 elementi di Empedocle. 44 progetti di cui 17 internazionali per indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura. Questa la linea premiata e riconosciuta per la nuova Capitale della Cultura 2025.
L’esperienza di Pescina, in ogni caso, è stata esaltante e altamente costruttiva e ha permesso di generare un’unità territoriale che, forse, in altro modo, non ci sarebbe stata. Pescina ha dimostrato, con i suoi progetti e la sua valenza culturale, di essere degna di estremo interesse: è comunque giunta tra le dieci finaliste. Un risultato eccellente che deve gratificare tutti coloro che hanno lavorato per perseguire un obiettivo che, nella Marsica e in Abruzzo, rappresenta un unicum.
I progetti delle città finaliste, quindi anche di Pescina, a partire dallo scorso anno, potranno comunque godere di un percorso di valorizzazione. Partendo dai progetti, il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse.