Pescina, la cu(/o)ltura delle api per battere la crisi

Pescina diventa città del miele e con una giornata di festa lancia la sfida: il lavoro delle laboriose api come rilancio dell'economia locale

Pescina. Api a strisce gialle e nere sui gelati, sulle pietanze preparate nei ristoranti, sui cocktail nei bar. E ancora, dolci tipici come le “ferratelle” andati a ruba in pochi minuti, croccanti di mandorle e piccoli dispenser per far assaggiare i più piccoli.

C’è anche una neonata nella culletta, vestita come un’apina.

Tutto questo e tanto altro ancora, è la festa del miele di Pescina, un evento organizzato dall’amministrazione comunale a guida del sindaco Stefano Iulianella, sull’iniziativa di Franco Troiani dell’azienda “Raggi di sole”.

Per parlare di miele e di apicoltura, al mattino, in Comune, sono arrivati i rappresentanti delle associazioni locali e nazionali che hanno discusso su come il settore può rappresentare un’occasione lavorativa da non farsi sfuggire, in un momento storico di crisi come quello che si sta vivendo oggi.

“Bisognerebbe iniziare a parlare di cultura del miele e non più solo di coltura”, il commento di Giancarla Galli presidente Fai Abruzzo, “perché attraverso il miele, come è scientificamente provato da studi di settore, si può ricostruire l’identità di un territorio. Oggi il miele non si lavora più solo come facevano i nostri nonni, le tecniche sono andate avanti come sono andati avanti gli studi sulla materia. Da non sottovalutare nemmeno l’importanza di saper lavorare il miele che per molte persone, che si sono ritrovate a 50 anni a perdere il lavoro o per molti giovani che non hanno trovato uno sbocco lavorativo, è diventato un mestiere, una fonte di ricchezza. Una ricchezza che poi si riversa nel proprio territorio”.

Al convegno in Comune, a cui ha partecipato anche il consigliere regionale Maurizio Di Nicola che ha sottolineato la valenza dell’iniziativa che nasce a Pescina, ormai associata città del miele, tra gli altri, ha portato il proprio contributo anche Vittoriano Ciaccia, dell’Associazione produttori mieli particolari dell’Appennino abruzzese e Giorgio Davini agronomo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Cuore della manifestazione sono state le visite guidate nell’azienda di Troiani, anche fautore della prima mieloteca in Abruzzo, che ha mostrato a turisti e persone del posto, la colatura del miele e le altre attività. Per i più piccoli c’è stato un laboratorio con il miele e la cera.

E l’entusiasmo dei pescinesi per l’iniziativa lo si coglie ovunque. “Ho lavorato dalla mattina alla sera”, dice la pasticcera Patrizia D’Alessandro mentre mostra con orgoglio le sue creazioni in vetrina, “ma è stato un piacere, il miele è buono e lo amano tutti, da sempre”.

 

 

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