Avezzano – “La gente come noi non molla mai”, mai coro fu più azzeccato per descrivere l’annata dell’Avezzano Calcio. Una stagione partita, sotto la presidenza di Gianni Paris, con l’obiettivo della promozione in Serie C che, a poco a poco, è diventata un mare in tempesta per il club biancoverde ritrovatosi a lottare per non retrocedere. Tante gli ostacoli e i problemi per i marsicani, ad iniziare dai tre punti di penalità, passando per il cambio di proprietà e l’addio a metà stagione di tutti i calciatori più importanti della rosa, fino ai saluti di mister Giampaolo. Solo dei veri guerrieri marsi potevano reagire a certe situazioni, e i lupi biancoverdi ci sono riusciti.
Molti dei tifosi, ad un certo punto dell’anno, avevano quasi dato per spacciato il gruppo, poi con l’arrivo di Gianluca Colavitto qualcosa è cambiato. 11 gare, 18 punti (6 vittorie e 5 sconfitte) per l’allenatore campano, che ha assistito al match da dentro o fuori dalla tribuna, poiché squalificato nell’ultima gara di campionato. È lui uno dei principali artefici del miracolo sportivo, anzi del capolavoro, come ha detto nel post-partita il direttore sportivo Traini visibilmente commosso dall’impresa della sua squadra costruita con pochissimo tempo nel mercato di riparazione. Una squadra che, in molti nella sala stampa hanno voluto sottolineare, era già salva sul campo e aveva dimostrato di voler restare nella categoria ad ogni costo. L’attesa della festa è stata dunque solamente prolungata di una gara, dopo la partita casalinga contro il Santarcangelo, infatti, sono partiti i festeggiamenti di giocatori, dirigenza e tifosi. Tifosi ringraziati sia dal capitano Fanti, autore dell’ennesima prestazione straordinaria, sia dal presidente Luciano D’Alessandro per la loro vicinanza ai ragazzi anche nei momenti più bui.
Una stagione lunga, tortuosa, ma a lieto fine quella dell’Avezzano che anche l’anno prossimo giocherà nel massimo campionato dilettantistico, magari tornando nelle zone di classifica che le competono. Del futuro nessuno ha ancora parlato, dopo lo spareggio c’era spazio solo per la gioia e per tirare un sospiro di sollievo.
Il match è stato deciso da Ettore Padovani che con una doppietta ed una prestazione maiuscola, ha guidato i suoi compagni alla vittoria. Straordinario il primo gol al 9′, controllo perfetto su un lancio di capitan Fanti, e rasoterra a battere Battistini. Il raddoppio è arrivato a fine primo tempo su calcio di rigore fischiato per un fallo di mano in area.
Il Santarcangelo ha giocato bene, da degno avversario, tanto da uscire dal campo tra gli applausi di tutto lo stadio, ed è stato premiato con la rete del definitivo 2 a 1 siglata da un colpo di testa, dopo un bel taglio sul primo palo, di Bernardi all’ 83′. Anche un legno colpito dalla formazione di Galloppa, una traversa di De Cerchio, il migliore dei suoi, quando il risultato era ancora di 1 a 0.
La partita è stata equilibrata, bella e combattuta fino al 95′ quando il triplice fischio del signor Catanoso ha dato il via all’esultanza di tutto lo Stadio dei Marsi.
Il primo ad arrivare davanti ai microfoni è stato mister Galloppa, uscito sconfitto e quasi in lacrime per la disfatta: <<Sono dispiaciuto perché abbiamo dato tutto. Non meritavamo di perdere e dunque sono soddisfatto dei miei ragazzi per tutto quello che hanno fatto quest’anno. Non meritavamo di retrocedere, oggi la partita è stata decisa da nostre disattenzioni. stata un’esperienza tutto sommato positiva per me ho cercato di insegnare a giocare a calcio a questi ragazzi e alla fine sono cresciuto anch’io. Siamo una squadra giovane e qualche errore di concentrazione ci può stare, ma abbiamo perso troppe partite per piccoli dettagli.>>
Federico Fanti (capitano Avezzano): <<Ci prendiamo questa vittoria dopo un anno duro. Belle parate? Mi pagano per farle. Ancora non realizzo che restiamo in Serie D. Dopo tanto tempo ho fatto un altro assist (ride n.d.r.). Oggi è andato tutto bene, come doveva andare. Ringrazio mia moglie che mi è stata sempre vicina anche quando tornavo nervoso dalle partite e dedico la vittoria alle mie figlie Eva e Emma e a Stefano, Antonio e Aldo Ranieri. Bisogna parlare sempre alla fine, mai prima. Futuro? Ho voluto la salvezza per rimanere ad Avezzano, stasera si festeggia e da giugno si ricomincia.>>
Luciano D’Alessandro (presidente Avezzano): << Sul campo eravamo già salvi domenica. L’obiettivo è stato raggiunto, fino a qualche settimana fa ci davano per spacciati. La svolta è arrivata dopo la trasferta a Vasto. Ringrazio la curva, sono spettacolari. Progetti futuri? Non ne parlo adesso, ma non voglio più arrivare a lottare per la salvezza nelle ultime giornate.>>
Mauro Traini (direttore sportivo Avezzano): <<Quando sono arrivato, ho trovato una situazione difficile. La salvezza era già raggiunta, abbiamo fatto non un miracolo, un capolavoro. Grinta, determinazione ci hanno guidato, ringrazio mister Giampaolo che ha dato le basi per l’obiettivo e soprattutto mister Colavitto per essere riuscito nell’impresa.>>
Daniel Di Nicola (difensore Avezzano): <<Sono arrivato a dicembre e la squadra aveva 11 punti, dovevamo salvarci. Abbiamo fatto 34 punti sul campo, una media da play-off. Siamo felicissimi. Futuro? Spero di restare, sono tornato qui per rilanciarmi e per rilanciare il club e ci siamo riusciti. Sono orgogliosissimo di essere avezzanese.>>