Avezzano – Arrivano i 5 milioni necessari per completare il Nuovo Municipio: la notizia del contributo concesso al Comune di Avezzano era attesa con fiducia a Palazzo di città, dove l’amministrazione Di Pangrazio aveva deciso di puntare anche su un bando nazionale per chiudere la partita con la storica incompiuta.
Partita che appare decisamente più in discesa dopo anni di difficoltà: nel decreto del Ministero dell’interno, infatti, sono stati individuati i Comuni beneficiari del contributo previsto dal DPCM del 21 gennaio 2021. Si tratta di fondi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, confluiti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Un piano su cui l’amministrazione ha scommesso molto, non solo con il progetto, ora accolto, presentato dall’assessore al lavori pubblici Emilio Cipollone ma anche con l’istituzione di una commissione apposita che lavora per attrarre preziose forme di finanziamento ed è presieduta dal consigliere Alfredo Chiantini.
“I comuni con popolazione fino a 49.999 abitanti potevano richiedere al massimo 5 milioni di euro – spiega il vicesindaco Domenico Di Berardino- e la proposta dell’amministrazione comunale ha puntato all’intera somma, inserendo una quota di cofinanziamento di 2 milioni e 500 mila euro già messi a bilancio, per un costo complessivo dell’intervento che si attesta a 7 milioni e mezzo”.
Tanto è necessario per vedere finalmente ultimato il nuovo municipio con l’obiettivo di riqualificare la zona.
Nel dettaglio, con l’assegnazione dei contributi messa nero su bianco nel decreto arriveranno nelle casse dell’ente 771 mila euro nel 2022, 1 milione e 600 mila nel 2023, 1 milione e 74 mila nel 2024, 779 mila euro nel 2025 e 681 mila euro nel 2026.
“Procederemo immediatamente – aggiunge Di Berardino – di concerto con l’assessore Emilio Cipollone e il dirigente Antonio Ferretti all’affidamento della progettazione per 160 mila euro (anche questi finanziati) e, dopo l’estate, potremo finalmente dare il via ai lavori. Dopo l’accordo transattivo con IRIM, che ha messo la parola fine all’annoso contenzioso a prezzo ridotto rispetto al lodo arbitrale– conclude Di Berardino– possiamo proseguire velocemente verso la realizzazione di un punto cruciale del programma di mandato. Rimane sul piatto la possibilità di accogliere anche gli uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate”. L’opportunità era stata già valutata favorevolmente dalla giunta, dopo la richiesta di locali per 68 dipendenti, più gli spazi per il front office e l’archivio formulata dal direttore regionale dell’Agenzia.