Abruzzo – La scelta di condurre l’orso Juan Carrito in un’area vasta, ma comunque recintata, sulla Maiella a molti cittadini non è piaciuta affatto. In tanti avrebbero voluto che il popolare orso bruno marsicano non fosse stato catturato ma che avesse avuto la possibilità di restare lì dove ha deciso di vivere da tempo, ossia a Roccaraso e dintorni. Per questo motivo è partita una petizione online attivata da Luigi Liberatore.
Nel testo della petizione si legge: “Dopo 6 mesi che Carrito ha mostrato segni di particolare insofferenza nei confronti del suo mondo animale, ci sembra molto riduttiva l’unica soluzione di allontanarlo dall’habitat in cui lui ha scelto di vivere simpaticamente. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno unico a livello mondiale e chiediamo venga usata una lente d’ingrandimento per il bene di questo esemplare e per il bene della comunità di Roccaraso che oramai lo reputa uno di loro“.
Secondo Liberatore, la confidenza che caratterizza i comportamenti di Juan Carrito non deriverebbe dall’estrema facilità con la quale l’orso trovava cibo in paese, ma da uno stravolgimento dello stile di vita che il mondo animale sta subendo. Quindi viene proposto di studiare il “fenomeno” legato a Juan Carrito senza però che l’orso venga, in un certo senso, “punito” con l’allontanamento. Ovviamente, dall’altra parte, ci sono le preoccupazioni degli operatori del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che, attraverso la recente decisione, tentano di rieducare Juan Carrito affinché recuperi il suo naturale atteggiamento selvatico e, chiaramente, ciò non sarebbe possibile se fosse lasciato libero di muoversi come e dove vuole.
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