Massimo D’Alema ad Avezzano: “Dobbiamo costruire una sinistra nuova”

L'ex Presidente del consiglio dei Ministri in tour per la campagna elettorale di Liberi e Uguali in Abruzzo

Avezzano – Massimo D’Alema questa mattina ad Avezzano per la campagna elettorale di Liberi e Uguali in Abruzzo. L’ex Presidente del Consiglio ha illustrato i temi centrali del programma di Leu. La manifestazione è stata organizzata dal comitato elettorale marsicano di Liberi e Uguali. Sono intervenuti: Mario Casale, Gabriele Mastroddi e Maria Caterina De Blasis. Presenti all’incontro anche i candidati alla Camera dei Deputati e al Senato di Liberi e Uguali Luigi Fabiani, Guido Iapadre, Danilo Leva e Fabio Ranieri.

“Il primo punto – ha esordito D’Alema – è quello del lavoro. Bisogna creare lavoro, combattere in maniera radicale quello precario, malpagato e sfruttato. Un solo contratto a tempo indeterminato per tutti. Sul precariato non si costruisce un progetto di vita. Basta con questa giungla intollerabile che colpisce soprattutto i giovani e le donne. Secondo punto è garantire il diritto alla salute. Il sistema sanitario sta scricchiolando è sull’orlo di una crisi drammatica. Pietro Grasso ha detto una cosa sacrosanta e cioè che se non si assumono immediatamente 40.000 medici e paramedici, noi non saremo più in grado di garantire il diritto dei cittadini ad essere curati gratis. La salute non si paga, è un diritto fondamentale, tanto più in un paese che invecchia e per il quale il bisogno della sanità cresce. Bisogna smetterla con i tagli. Bisogna investire sulla sanità pubblica, creando lavoro e offrendo uno sbocco occupazionale ai ragazzi che si laureano in medicina. Occorre rimuovere o alzare il numero chiuso che rischia di essere una strozzatura”.

D’ Alema ha poi affrontato il tema del diritto allo studio: “Chi non ha i mezzi deve poter accedere ai livelli più elevati con l’aiuto dello Stato. Va garantito il diritto allo studio”. Infine la sicurezza: “Noi vogliamo la sicurezza dei cittadini, la lotta alla criminalità. Rifiutiamo l’equazione immigrazione-criminalità. Non è fondata neanche statisticamente. Gli immigrati che delinquono devono essere colpiti. Gli immigrati che vengono nel nostro paese a lavorare producono oltre il 12 per cento della ricchezza del nostro paese e pagano oltre il 15 per cento di contributi all’Inps. Smettiamola con la retorica. Se li allontaniamo tutti, il primo risultato sarà che non si pagheranno più le pensioni degli italiani. Vanno riconosciuti i diritti di queste persone e va, invece, combattuta l’immigrazione clandestina. Ma il tema della sicurezza va oltre il problema dell’immigrazione. Pensate al tranviere che ha ucciso la diciannovenne a Milano, che facciamo cacciamo tutti i tranvieri? E’ un ragionamento assurdo”.

“In questo panorama di macerie – ha concluso D’Alema – noi puntiamo a fare in modo che ci sia una torre stabile. Si può ancora influire sul risultato elettorale, ma bisogna spendersi, fino al 4 marzo, per questo progetto. Se lo facciamo tutti, possiamo ancora allargare il nostro consenso. Dobbiamo costruire una sinistra moderna e riformista”.

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