Avezzano. Per lei è sempre stata solo un’amicizia, per lui, invece, nel giro di qualche mese, è diventata un’ossessione. Da due mesi insulta quella che avrebbe voluto avere come “sua donna” con parolacce, avances spinte e volgari. Lo fa di persona, al telefono e sui social, quelli di lei e addirittura su quelli dei figli.
E’ questa l’assurda vicenda accaduta a una donna romena di circa 40 anni, da diverso tempo in Italia, che lavora come badante in una famiglia di Avezzano.
“La mia non è più una vita dignitosa. Sono perseguitata da un uomo di fuori che vive ad Avezzano e ormai né io e né i miei figli, possiamo più uscire di casa”, ci racconta la donna ancora molto provata dopo l’ennesima denuncia.
“Ho chiamato decine di volte la polizia e gli agenti del commissariato conoscono bene la mia storia”, ci confida la quarantenne, “da due mesi ricevo un continuo di chiamate intimidatorie, offensive, volgari. Si tratta di un uomo che ho frequentato, con il quale ho avuto solo un’amicizia e che non mi lascia più vivere serena. Io ho un compagno ma cerco di tenerlo il più possibile fuori da questa situazione perché ho troppa paura”.
“In un’occasione mi ha squarciato le ruote alla macchina, delle volte è arrivato ad alzare le mani. Mi ha distrutto un’auto di 12mila euro. Ho presentato una decina di denunce e non capisco come sia possibile che questa persona continua ad agire in questo modo”, va avanti, “sono convinta che sia un uomo malato che soffra di qualche disturbo psichico ma anche per questo ho paura che possa fare del male a me e ai miei figli. Viviamo da due mesi nel terrore, viviamo nell’inferno e io non so più come fare perché inizio a provare imbarazzo anche sul posto di lavoro. Delle volte, infatti, ho ricevuto incursioni anche nella casa dove lavoro”.
“Lancio un appello alla procura di Avezzano”, conclude la donna, “affinché vengano presi provvedimenti che tutelino me e miei figli”.