L’Ordine degli Avvocati di Avezzano chiede l’intervento delle forze politiche e delle istituzioni per “congelare” la chiusura del Tribunale

"continueremo ad essere vigili, attivi e propositivi, certi di fare l'interesse del Tribunale e della Marsica intera"

Avezzano – Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, ben consapevole delle recenti novità non ufficiali ma frutto di dichiarazioni del Ministro della Giustizia al Congresso Nazionale Forense di qualche giorno fa, al quale erano presenti per Avezzano gli avv.ti Antonio Di Mizio e Nunzia Morgani, nella seduta di lunedì 22 ottobre 2018 affronterà nuovamente il problema della. riforma della geografia giudiziaria così come delineata dal contratto di governo dell’attuale maggioranza che ha sancito una netta inversione di tendenza.

Certo le dichiarazioni del Ministro destano allarme e ci impongono di non abbassare la guardia, rilevando comunque che se il Ministro è stato chiaro nel dire che non vi è l’opportunità di riaprire i Tribunali che sono stati chiusi, ha però anche detto che gli uffici del Ministero stanno procedendo ad “…uno studio mirato per individuare quelle realtà o situazioni eccezionali in cui si è di fatto concretizzato un diniego di giustizia…”.
In particolare egli ha annunciato la sospensione delle soppressioni dei Tribunali anche piccoli delle isole, per evidenti problemi di collegamento ed ha comunque parlato chiaramente in genere di situazioni eccezionali.
E certo è che il nostro Tribunale non può considerarsi già chiuso. Il Consiglio dell’Ordine si sta attivando con sollecitudine presso tutti i livelli istituzionali nazionali per ribadire le eccezionali ragioni che militano a favore del mantenimento del Tribunale di Avezzano. Si deve registrare, inoltre, che nei prossimi giorni è prevista la riunione della Commissione Regionale a suo tempo appositamente istituita ed in quella occasione verranno adottate le proposte da trasmettere al Ministero relativamente ai quattro Tribunali abruzzesi. Avezzano in quella sede ha fornito ampie e dettagliate relazioni contenenti i dati del nostro Tribunale, di carico civile e penale, di estensione del territorio, di distanze, di località montane, di realtà economiche rilevanti e di contiguità cori zone a possibile infiltrazione mafiosa.
Si ritiene però che in questa fase della vicenda, sia necessario, altresì, un massiccio intervento delle forze politiche, delle istituzioni locali e regionali e dei rappresentanti eletti per l’Abruzzo in Parlamento, affinché sia congelata la disposta soppressione, in attesa che il Governo adotti i provvedimenti legislativi in materia di geografia giudiziaria in attuazione del contratto di Governo nel quale, è bene ricordarlo, è stato esplicitamente prevista la salvaguardia della presenza dei Tribunali nel territorio; rilevando che tra non molto le udienze civili e penali nel nostro Tribunale dovranno essere fissate oltre il settembre 2020, data prevista per la chiusura dei quattro Tribunali Abruzzesi.
Il Consiglio dell’Ordine e l’Avvocatura marsicana continueranno ad essere vigili, attivi e propositivi, certi di fare l’interesse del Tribunale e della Marsica intera.

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