Le polveri degli incendi in Canada hanno raggiunto l’Italia e sono sopra di noi: schizzano i valori di inquinamento, possibili foschie e tramonti rosati

In queste ore il cielo di ampie aree del Nord e del Centro Italia è apparso velato da una insolita foschia, accompagnata da tramonti dalle tonalità insolite. L’origine di questa coltre di fumo è da ricondurre agli oltre 200 incendi boschivi che dal tardo maggio stanno interessando vaste foreste canadesi, dove ondate di calore e siccità prolungata hanno innescato roghi di portata straordinaria.

Le correnti in quota hanno trasportato per circa 7 000 km particelle generate dalla combustione di biomassa, cenere e gas quali monossido di carbonio e ozono troposferico. Modelli di retro-tracciamento della traiettoria atmosferica hanno ricostruito il percorso del pennacchio di fumo, che ha attraversato l’Atlantico settentrionale e gran parte dell’Europa occidentale prima di arrivare sopra il nostro territorio.

Le centraline di rilevamento hanno segnalato un incremento temporaneo delle concentrazioni di PM10 e PM2,5, con picchi che hanno raggiunto valori di quasi il doppio rispetto ai livelli normalmente registrati in questo periodo dell’anno. Analisi chimiche hanno evidenziato che il particolato, sottoposto durante il viaggio a processi chimico-fisici di “invecchiamento”, presenta caratteristiche diverse rispetto a quello prodotto localmente.

Il Copernicus Atmosphere Monitoring Service ha monitorato in tempo reale l’evoluzione del fenomeno, utilizzando dati satellitari e modelli globali di qualità dell’aria. Le previsioni CAMS hanno indicato concentrazioni elevate di aerosol a quote superiori ai 3 000 m, confermando che l’impatto sulla qualità dell’aria al suolo è rimasto prevalentemente di natura estetica—riduzione della visibilità e diffusione di colori insoliti al crepuscolo—piuttosto che un aumento sostanziale degli inquinanti rilevati nelle stazioni di terra.

Mark Parrington, senior scientist di CAMS spiega che “osservare il fumo fin qui in Europa dimostra la scala e l’intensità dei roghi in Saskatchewan e Manitoba. Monitoriamo questi fenomeni per comprenderne l’impatto sull’atmosfera e sulla qualità dell’aria, sia a livello regionale sia globale”. CAMS prevede che i prossimi giorni potrebbero vedere ulteriori episodi di trasporto di fumo, benché l’effetto sulla qualità dell’aria al suolo rimanga limitato: in genere il particolato si trova a quote elevate, dando origine principalmente a foschie e tramonti rosati.

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